Forte terremoto a Ischia, crolli a Casamicciola. Due morti e almeno 39 feriti

fulvio cerutti

Un forte terremoto ha colpito l’isola d’Ischia. Erano le 20.57 di ieri sera quando la terra ha iniziato a tremare per una scossa di magnitudo 3.6 (poi ricalcolata a magnitudo 4) a una profondità di 5 chilometri. L’epicentro a mille metri dal Faro di Punta Imperatore sulla costa occidentale dell’isola. Il comune più colpito è quello di Casamicciola. Danni anche in quelli limitrofi: Forio, Serrara Fontana, Lacco Ameno, Barano d’Ischia e Casamicciola Terme.

Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nella notte si è recato nella sede della Protezione civile per prendere parte al Comitato Operativo.

 

AP

 

Vittime, feriti e danni

L’attuale bilancio parla di due donne morte e di 39 feriti (di cui uno molto grave). Una delle vittime è un’anziana donna, Lina Cutaneo, che è morta dopo essere stata colpita da calcinacci caduti dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio di Casamicciola. L’altra donna deceduta non è ancora stata identificata: non è chiaro se sia rimasta travolta da un crollo o colta da malore.

Sono circa un migliaio le persone sfollate, che dovrebbero essere ospitate temporaneamente in due scuole del comune di Casamicciola, dopo i controlli di agibilità. Iniziate anche le prime verifiche per comprendere negli edifici parzialmente danneggiati l’agibilità. Finora, oltre la palazzina che ha seppellito, per fortuna senza vittime, un intero nucleo familiare, risulta completamente crollata una chiesa del centro storico; calcinacci caduti da questo edificio sacro hanno ucciso una donna anziana. Tettoie cadute e cedimento di porzioni di struttura anche in altri comuni dell’isola, come Forio e Lacco.

 

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 Salvato uno dei due fratelli, vicino al secondo

Un’intera famiglia è rimasta imprigionata dalle macerie dopo il crollo della loro casa, a Casamicciola. I primi a essere estratti sono stati i genitori. È stata proprio la madre a indicare ai soccorritori dove cercare i figli. Ora attende davanti alle macerie, con a fianco alcuni familiari. Dopo una notte di lavoro, alle 4 di questa mattina i soccorritori hanno estratto vivo Pasquale, di soli sette mesi, il più piccolo dei tre fratelli.

Sotto le macerie, protetti sotto un letto, erano rimasti gli altri due fratelli. Per ore i vigili del fuoco sono rimasti in contatto con loro, riuscendo anche a far avere loro dell’acqua. Verso le 11 è stato estratto, in buone condizioni, uno dei due, Mattias, il bimbo di 8 anni. Ancora da salvare Ciro, 11 anni, il più grande dei tre. Ma i soccorritori sono molto vicini all’obiettivo.

 

 

 

Turisti in fuga, lunghe code al porto

Una lunga fila si è creata sul porto di Ischia dopo il terremoto della scorsa notte. Tantissimi turisti, ma anche alcuni abitanti dell’isola, si sono accalcati alle biglietterie per poter raggiungere Napoli con il primo traghetto disponibile.

Durante la notte, grazie a tre corse appositamente organizzate sotto il coordinamento del Comando generale delle Capitanerie di Porto, hanno lasciato l’isola 1.051 persone, accolte a Pozzuoli dai volontari della Croce rossa italiana prima di allontanarsi autonomamente.

Nel 1883 ci furono più di 2000 morti

La zona colpita stasera dal sisma a Ischia è la stessa di un famoso terremoto che il 28 luglio 1883 provocò più di 2000 morti e distrusse in particolar modo il comune di Casamicciola. Fra le vittime, anche la famiglia del filosofo Benedetto Croce, allora diciassettenne, che fu estratto vivo dalle macerie.

 

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LA STAMPA
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