Stupro di Rimini, Giorgia Meloni attacca Laura Boldrini: “Non ha niente da dire sui quei vermi?”
Sono passati quasi tre giorni da quando un branco di quattro nordafricani ha violentato all’alba una turista polacca su una spiaggia di Rimini. E sono sempre tre giorni che non si legge una sola parola di condanna espressa da diverse donne impegnate in politica, generalmente solerti a dire la propria per sventolare la bandiera femminista. Tra questa spicca il silenzio della presidente della Camera, Laura Boldrini, come ha sottolineato su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Lo chiedo da donna, da madre e da cittadina – ha scritto – veramente Laura Boldrini, la donna che ricopre il più alto incarico della Repubblica italiana, non ha nulla da dire sui gravissimi stupri di Rimini commessi da un branco di vermi magrebini?”.
Lo chiedo da donna, da madre e da cittadina: veramente Laura Boldrini, la donna che ricopre il più alto incarico della Repubblica italiana, non ha nulla da dire sui gravissimi stupri di Rimini commessi da un branco di vermi magrebini? Veramente in nome della difesa ideologica dell’immigrazione di massa è disposta ad accettare la violenza sessuale come un “male necessario” del multiculturalismo?
L’identikit raccolto dagli inquirenti riminesi ha chiarito in poche ore che il gruppo di bestie che ha aggredito la giovane polacca fosse di origine nordafricana. Un dettaglio che lascia spazio al sospetto sul vero motivo del silenzio della presidente della Camera: “Veramente, in nome della difesa ideologica dell’immigrazione di massa – aggiunge la Meloni – è disposta ad accettare la violenza sessuale come un “male necessario” del multiculturalismo?”.
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