Seul: segnali di preparativi per il lancio di un missile da parte della Nord Corea

Dopo il sesto test nucleare condotto ieri (alle 5 ora italiana), il leader Kim Jong-un sembra non volersi fermare nonostante le dure condanne ricevute a livello internazionale. «Abbiamo continuato a vedere segnali di possibili lanci di missili balistici. Prevediamo anche che la Corea de Nord possa lanciare un missile balistico intercontinentale», ha dichiarato un funzionario del Ministero sud-coreano, Chang Kyung-soo. Sarebbe il terzo Icbm a essere lanciato da Pyongyang dopo i due test missilistici del 4 e del 29 luglio scorsi.

 

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La Corea del Sud simula un attacco

In attesa di capire le prossime mosse di Kim Jong-un, la Corea del Sud si sta preparando alla difesa del suo territorio conducendo manovre militare con missili balistici. Secondo quanto riporta l’agenzia Yonhap, si sarebbe trattato di un esercitazione con munizioni reali che ha simulato un attacco sul poligono di tiro nucleare nordcoreano e ha colpito «obiettivi scelti nel Mar del Giappone».

«Le manovre sono state compiute in risposta al sesto test nucleare del Nord e hanno implicato il missile balistico sudcoreano Hyunmoo oltre ai caccia F-15K», ha scritto Yonhap citando lo stato maggiore interforze sudcoreano. Gli obiettivi erano a una distanza equivalente a quella del poligono di tiro nucleare nordcoreano di Punggye-ri, nel Nord-Est del Paese.

Dopo il sesto test nucleare condotto ieri (alle 5 ora italiana), il leader Kim Jong-un sembra non volersi fermare nonostante le dure condanne ricevute a livello internazionale. «Abbiamo continuato a vedere segnali di possibili lanci di missili balistici. Prevediamo anche che la Corea de Nord possa lanciare un missile balistico intercontinentale», ha dichiarato un funzionario del Ministero sud-coreano, Chang Kyung-soo. Sarebbe il terzo Icbm a essere lanciato da Pyongyang dopo i due test missilistici del 4 e del 29 luglio scorsi.

Seul, ministero dell’ambiente: ok a sistemi antimissile Usa

Il ministero sudcoreano dell’ambiente ha deciso di rilasciare un via libera condizionato allo spiegamento dei sistemi antimissile americani Thaad a Seongju, provincia di North Gyeongsang, rimuovendo l’ultimo ostacolo a un’operazione fortemente osteggiata dalle popolazioni locali. Lo riporta l’agenzia Yonhap, secondo cui il ministero, che dovrebbe fare un annuncio formale nel pomeriggio, ha concluso l’esame sull’impatto ambientale delle strutture realizzate o da completare.

Ad agosto il ministero della Difesa ha fornito i dati su radiazioni elettromagnetiche e rumori delle infrastrutture militari programmate su un campo da golf riconvertito a circa 300 km a sud di Seul. I valori sono stati inferiori o pari ai limiti massimi degli standard consentiti: il parere è condizionato al fatto che i controlli continuino e siano rafforzati per allentare i timori dei residenti. Fonti governative hanno anticipato che la Difesa dispiegherà altre 4 batterie Thaad, forse in settimana, in aggiunta ai due lanciatori e ai sistemi radar operativi.

Oggi il consiglio di sicurezza sul nucleare

Il Consiglio di sicurezza Onu si riunirà oggi alle 16 italiane su richiesta di Stati Uniti, Giappone, Regno Unito, Francia, Corea del Sud. La Russia, nel frattempo, si è detta «pronta a partecipare a tutte le discussioni riguardanti la Corea del Nord all’interno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, come pure in altri formati». Lo ha fatto sapere il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ricordando che «il presidente Vladimir Putin ha più volte sottolineato che l’unico modo per risolvere il problema è discuterne con tutte le parti interessate» e che le sanzioni «non hanno portato risultato positivo». Lo riporta Ria Novosti.

 

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