Fascisti, la parodia

Mattia Feltri
 

La manifestazione di spropositata aspirazione fascista, organizzata da Forza Nuova in coincidenza col novantacinquesimo anniversario della marcia su Roma, verrà cancellata e sarà una grande vittoria democratica. Ma, stai a vedere, sarà anche una grande vittoria fascista, perché questi quattro nerboruti di sovranisti si prenderebbero querela non diciamo da un Benito Mussolini, e neppure da un Italo Balbo, ma almeno da un Farinacci, poiché quella era gente con altre ambizioni che fare i guardiamacchine, o mettere in piedi ronde notturne antitaccheggio.  

Ma si vede che sono tempi così, che bastano questi smemorati nostalgici, intanto che convocano boxeur e ultras per le loro notti dei focherelli, ad allarmare una democrazia piccola piccola, nel frattempo impegnata a smobilitare se stessa attraverso partiti piccoli piccoli che si accusano vicendevolmente di criminalità, collusione con la mafia, intelligenza col nemico e ulteriori alti tradimenti. Sarebbe più giusto, e persino più utile, consentire il corteo di modo che si sveli per quello che prometteva, la marcetta di un manipolo triste e micragnoso.

 

Forse sì, sarà soprattutto una vittoria fascista, visto che il grande impegno dei forzanovisti è di assomigliare alla caricatura che si fa di loro, e ci riescono, fascisti che non sono fascisti, fermati da antifascisti che antifascisti non sono: le idee gradevoli le accettano tutti, una democrazia accetta anche quelle sgradevoli. Specie se avvilite al rango di parodia.

LA STAMPA

 

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