Intercettazioni, giro di vite: solo riassunti e niente frasi virgolettate. E la privacy fuori dagli atti
di LIANA MILELLA
ROMA – Decreto legislativo a sorpresa del ministro della Giustizia Andrea Orlando sulle intercettazioni. Dai provvedimenti della magistratura – a partire dalle ordinanze di custodia cautelare – scompariranno le intercettazioni integrali, pubblicate tra virgolette.
Il decreto impone infatti a pubblici ministeri, giudici per le indagini preliminari e giudici del tribunale del riesame di riassumere i testi delle intercettazioni. Nessuna pubblicazione integrale sarà più possibile, e anche gli avvocati dovranno aspettare l’udienza stralcio per ascoltare e vedere le intercettazioni sotto forma di colloquio. Sul decreto legislativo – frutto della delega contenuta nella legge sul processo penale in vigore dal 4 agosto – il Guardasigilli aprirà una rapida consultazione con i capi delle più importanti procure, le Camere penali, la Fnsi. Orlando ha ancora due mesi di tempo per esercitare la delega. Il decreto disciplina anche l’uso dei Trojan horse, cantatori informatici attivabili a distanza. Novità anche sulla corruzione, in quanto si amplia la possibilità di fare intercettazioni, anche se l’uso dei Trojan viene escluso.
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