Anzio, è allarme chikungunya: sospese le donazioni di sangue

Un focolaio di chikungunya spaventa Anzio.

Nella cittadina in provincia di Roma, a partire dagli inizi di agosto, si sono verificati tre casi confermati di infezione autoctona. Per contenere la diffusione di questa malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette, e prevenire la trasmissione attraverso trasfusioni, il Centro nazionale sangue raccomanda di sospendere cautelativamente dalla donazione i residenti nel Comune di Anzio, ma anche in altre aree regionali in caso in cui emergano all’anamnesi dei donatori sintomi riconducibili a quest’infezione.

“I pazienti – si legge in un comunicato dell’Istituto Superiore di Sanità – hanno riferito la comparsa dei sintomi nel mese di agosto e nessuno di essi aveva viaggiato all’estero nei 15 giorni che hanno preceduto l’insorgenza dei sintomi. Al momento quindi l’ipotesi più verosimile è che i casi si siano infettati nell’area di domicilio”.

Come spiega il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica, curato dal Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità, “la chikungunya è una malattia virale caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette”. “La prima epidemia nota è stata descritta nel 1952 in Tanzania, anche se già nel 1779 era stata descritta un’epidemia in Indonesia forse attribuibile allo stesso agente virale – si legge ancora – a partire dagli anni Cinquanta, varie epidemie di chikungunya si sono verificate in Asia e in Africa”.

In Europa è arrivata nell’agosto 2007. I primi casi autoctoni sono stati notificati proprio in Emilia Romagna. Quest’anno sta destando preoccupazione il focolaio di casi che si sta registrando ad Anzio. Per contenere la diffusione della chikungunya il Centro nazionale sangue ha raccomandato la sospensione dalla donazione per le persone che vivono ad Anzio e nelle aree in cui sono emersi sintomi riconducibili a quest’infezione. “Per 28 giorni non potranno donare il sangue anche quanti hanno soggiornato, seppur per poche ore, nel Comune di Anzio dal primo agosto”, afferma il Centro nella segnalazione inviata alla Struttura di coordinamento per le attività trasfusionali della Regione Lazio e pubblicata sul sito dell’Avis nazionale.

IL GIORNALE

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