Ius soli, il centrodestra avvisa il Pd: “Pronti al referendum abrogativo”
L’ultimo (in ordine di tempo) a fare lo spot alla legge, che riscrive le norme per ottenere la cittadinanza italiana, è il presidente del Senato Pietro Grasso.
“Chi parla di regalare la cittadinanza – ha detto intervenendo al Festival della comunicazione a Camogli – è evidente che o non conosce o strumentalizza il tema”. Negli ultimi giorni si sono moltiplicati gli appelli dei vertici del Partito democratico per far diventare legge lo ius soli. “Pd e sinistre varie insistono su posizioni suicide”, commenta il senatore Maurizio Gasparri annunciando che, qualora dovesse passare la legge, Forza Italia farà il referendum abrogativo.
L’esito di un’eventale votazione sullo ius soli è incerto. I numeri della maggioranza ballano, anche perché quattro o cinque senatori di Alternativa Popolare aspettano proprio che, dopo l’intesa siglata da Angelino Alfano con il Pd, il provvedimento arrivi in Aula al Senato per strappare. I sondaggi frenano il partito del Nazareno ma, secondo fonti parlamentari dem, il premier Paolo Gentiloni auspica che arrivi un segnale, che ci sia il via libera alla legge, con il “sì” dei centristi. Magari attraverso un confronto sulla legge di stabilità e, in particolar modo, sulle misure destinate alla famiglia. Per il momento, però, Maurizio Lupi e altri esponenti di Alternativa popolare hanno alzato il muro, ma non si esclude che un tentativo di verificare i numeri al Senato venga portato avanti. Anche se il tema non dovrebbe far capolino nella conferenza dei capigruppo a palazzo Madama in programma per martedì prossimo.
Ieri sera Grasso è tornato a chiedere alla sinistra e ai centristi di approvare la nuova legge sulla cittadinanza. “Nelle classi dei nostri figli e nipoti – spiega – siedono negli stessi banchi bambini italiani con la cittadinanza e bambini che possiamo definire ‘italiani senza cittadinanza’, che condividono il tempo, gli studi, il tifo per le squadre di calcio, i percorsi di legalità, le passioni, i desideri e i sogni, ma che sono costretti ad affrontare ostacoli, limiti e divieti che ne condizionano le possibilità, le aspirazioni, il contributo che possono dare al nostro Paese”. Da qui l’appello a “integrare” approvando lo ius soli. In realtà gli stupri sulle spiagge di Rimini o gli attentati terroristici in Europa dimostrano concretamente che non c’è alcun automatismo tra cittadinanza e integrazione.. “Andando oltre il suo ruolo – ribatte Gasparri – Grassopropaganda la legge sullo ius soli, mentre altri esponenti del Pd e della sinistra come Bersani si dedicano oramai all’insulto quotidiano nei confronti di chi dissente da questa scelta”. “Vadano pure avanti – continua il senatore azzurro – li travolgeremo in Parlamento o nel Paese con il referendum abrogativo qualora questa scellerata norma dovesse passare”.
IL GIORNALE