Il mondo non fu più lo stesso
Per la prima volta, dopo sedici anni, l’America quest’anno vive un’angoscia diversa, dovuta ai danni e alla paura per l’uragano Irma. Ma il ricordo dell’11 Settembre è sempre vivo. Quel giorno cambiò il mondo. Ci rendemmo conto che il terrorismo internazionale di al Qaeda, mosso dall’integralismo islamico, non si fermava davanti a nulla, pianificando un attacco mostruoso che avrebbe causato migliaia di morti. Furono dirottati quattro aerei civili per colpire altrettanti obiettivi simbolo degli Stati Uniti: il Pentagono, la Casa Bianca (strage evitata grazie all’azione eroica dei passeggeri e dell’equipaggio) e le Torri Gemelle del World Trade Center di New York. In tutto furono quasi tremila le vittime.
Alle 8.46 dell’11 settembre del 2001 il primo aereo si schiantava contro la torre nord. Pochi minuti dopo, alle 9.03, un secondo velivolo colpiva la torre sud. In quel momento fu subito chiaro che non poteva essere una coincidenza. Qualcuno aveva premeditato quell’orrendo massacro. La torre sud sarebbe crollata alle 9.59, seguita dalla torre nord alle 10.28. Intanto, alle 9.37, un altro volo dirottato si schiantava vicino al Pentagono, a Washington, e alle 10.03 un altro, presumibilmente diretto a Washington nelle intenzioni iniziali, precipitava a Shanksville, in Pennsylvania. L’attacco di al-Qaeda colpiva il cuore degli Stati Uniti, provocando quasi 3mila vittime.
Come ogni anno a New York nella piazza del memoriale dell’11 settembre si tiene la commemorazione ufficiale. E come ogni anno si leggono i nomi nelle vittime. Sulla pagina di Wikipedia (edizione italiana), nella scheda dedicata alla tragedia, accanto alla voce ‘motivazione’ si legge: “Ostilità di al Qaeda nei confronti degli Stati Uniti, considerati fonte di iniquità e di ingiustizia per tutto il mondo islamico”. Quasi che si volesse dare una spiegazione geopolitica a quella terribile strage. Che in realtà fu scatenata solo dall’odio cieco di alcune belve feroci dalle sembianze (solo queste) umane. Quello stesso odio che, oggi, sedici anni dopo, continua a insanguinare il mondo con attentati terroristici di vario tipo, organizzati dai seguaci del sedicente Stato islamico.
Qualcuno crede che l’11 Settembre fu una colossale montatura, messa in piedi dalla Cia (e dal Mossad?) per poter avere il via libera alle guerre degli Stati Uniti in Medio Oriente. Le cosiddette “teorie del complotto” spaziano dai grattacieli fatti crollare deliberatamente (con esplosioni programmate) all’aereo che non si è davvero schiantato contro il Pentagono, e diverse altre di questo genere. Chi scrive non crede a queste cose e non ci ha mai creduto. Questa sera, per chi volesse, il programma “Bersaglio Mobile” di Enrico Mentana cercherà di fare luce sui fatti, ricostruendo la vicenda e rispondendo, una ad una, alle domande e ai dubbi che girano sulla Rete. L’appuntamento è alle 21.10 su La7.
IL GIORNALE