Enrico Letta a Radio Capital: “Su Regeni l’Italia non si faccia prendere in giro dall’Egitto”

di SIMONA CASALINI

“E’ incredibile che la vicenda Regeni sia ancora insoluta e che continui a esserci questo balletto inaccettabile delle autorità egiziane. Su questo non credo ci possa essere realpolitik: bisogna reagire con fermezza. Le autorità egiziane hanno dimostrato di prenderci in giro e l’italia non può farsi prendere in giro di fronte a una tragedia come questa”. Lo ha detto Enrico Letta, l’ex premier del Pd battuto da Matteo Renzi, intervistato stamani da Massimo Giannini a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital.

“Ius Soli, capisco la decisione del Pd in Senato”. “In Italia è stata fatta un’associazione mentale sbagliata: tutti questi sbarchi e la legge sullo Ius Soli, cose che non stanno insieme. Ho fatto tanti anni politica e so benissimo che c’è una regola: se non c’è la maggioranza in Parlamento le cose non passano, quindi capisco la decisione del Pd in Senato, ma credo ci si debba interrogare sulla cultura politica del paese, lo Ius Soli c’è in tutti i grandi paesi europei e l’Italia è il paese con le regole più restrittive”. “Si dà un messaggio terribile in termini di cultura politica, da anni non si fa che aizzare le paure – ha aggiunto Letta – e non è colpa solo dei populisti”.

Caso Regeni, Enrico Letta: ”L’Italia non si faccia prendere in giro dall’Egitto”

“All’estero si teme uno stallo politico”. “All’estero c’è fiducia per la prospettiva dell’economia ma preoccupazione per un possibile stallo politico”, prosegue Letta, che da anni si è trasferito a Parigi. Da fuori confine, ha sostenuto, “si ha l’immagine di un Paese che sta avendo qualche utile e importante segnale di recupero”. “Otto mesi fa” ha aggiunto, “era considerata un buco nero per il sistema delle banche, adesso il picco della situazione sembra risolto”. “Tutti – ha insistito l’ex presidente del Consiglio – guardano con attenzione all’Italia perche’ l’anno prossimo sarà il grande paese europeo che voterà e la preoccupazione riguarda il potenziale vicolo cieco politico rispetto a un destino già scritto con la peggiore legge elettorale che ci possa essere e a un sistema che presumibilmente non darà alcuna maggioranza”.

“La politica dem non attrae più“. “Il Pd non riesce più ad aggregare, ad essere attraente e attrattivo” e “il centrosinistra si sta rassegnando a giocare un gioco secondario, a non vincere le prossime elezioni”, così Letta. “Noto una contraddizione: il pd, l’ulivo e il centrosinistra – ha spiegato – hanno sempre ricercato leggi elettorali che puntavano all’aggregazione perchè era la parte politica italiana più attrattiva, questa era la forza del centrosinistra. Oggi la contraddizione è che il pd sembra scegliere una nuova legge elettorale rispetto a cui la capacità di aggregazione non conta, consapevole che la sua capacità di aggregazione è minore e i risultati si sono visti alle amministrative. E ora sta guardando al ritorno di Berlusconi. Ecco, questa è la vera notizia: la legislatura termina con il ritorno di Berlusconi”.

“Da anni non ho la tessera del pd”. Letta ha ribadito di non essere iscritto al pd (“non è una notizia: non ho la tessera da anni”) evitando ogni polemica con Matteo Renzi, che nel suo libro lo aveva definito in “modalità broncio” dopo la caduta del suo governo. “Sono in modalità sorriso”, ha assicurato l’ex premier.

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