Si apre il terzo fronte
La protesta e il disorientamento che arrivano dalla voce dei presidi aprono un terzo fronte in quella che stiamo imparando a catalogare come «la battaglia dei vaccini»: cominciata a livello di famiglie – una netta minoranza, è giusto dire -, si è allargata alla politica e alle istituzioni, come la recente polemica del Veneto ha dimostrato, e ora investe direttamente la scuola.
Pensiamoci, mentre leggiamo le cronache di bambini respinti al portone e di genitori che contestano gli obblighi in vigore da quest’anno. I presidi meritano chiarezza per poter gestire un tema ormai entrato in modo prepotente nel nostro quotidiano. E i bambini meritano con atti concreti quel rispetto che spesso gli adulti sbandierano soprattutto a parole e che ora anche le istituzioni internazionali reclamano per evitare che una questione di coscienza diventi un pericolo per la salute.
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