Bocelli diretto da un robot. E Verdi trema
alberto mattioli
Si chiama YuMi, è un robot e di mestiere fa il direttore d’orchestra. Ha debuttato martedì, al Festival della Robotica di Pisa, con Andrea Bocelli. E così ha anche imparato subito che dirigere i tenori è durissimo. Come spesso accade quando la tecnologia ci spiazza, la realtà sembra superare l’immaginazione. YuMi è prodotto dalla Abb e programmato da un musicista «umano».
YuMi è salito, anzi è stato sistemato, sul podio dell’Orchestra Filarmonica di Lucca per dirigerla in tre dei diciotto brani della serata. Entrano così direttamente nella storia come primo programma lirico robotizzato l’Intermezzo di «Cavalleria rusticana» di Mascagni, «O mio babbino caro» del «Gianni Schicchi» di Puccini e «La donna è mobile» del «Rigoletto»» di Verdi. Non sono pezzi troppo complessi, ma insomma si trattava pur sempre di un debutto.
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