Rottamazione delle cartelle, conto alla rovescia per il pagamento della seconda rata

di ANTONELLA DONATI

Conto alla rovescia per il pagamento della seconda rata per la rottamazione delle cartelle. Scade infatti lunedì  2 ottobre il termine per il versamento.  Se si paga in ritardo o non si paga si perdono i benefici della rottamazione e scatta la ripresa delle procedure di recupero da parte dell’Agenzia delle entrate-Riscossione.

L’importo da versare.  L’importo dovuto è quello indicato nei bollettini delle rate scelte con la domanda di adesione, che sono stati inviati dall’Agenzia. Su ogni bollettino sono infatti indicati: importo, numero della rata,  scadenza e codice RAV, ossia il codice che serve per identificare il pagamento e il contribuente a cui è riferito il debito.  Chi ha scelto la domiciliazione bancaria ovviamente non si dovrà preoccupare di nulla. Altrimenti è possibile scegliere una delle tante  modalità di pagamento a disposizione, dalle filiali di banche e Poste spa, ai bacomat, dai tabaccai  all’app Equiclick.

Il pagamento in banca o alla Posta. Per chi sceglie la banca ci sono diverse opzioni.  Ci si può recare allo sportello con il bollettino RAV  e chiedere l’addebito sul conto corrente rivolgendosi alla propria filiale. Altrimenti  si può pagare con carta di credito o prepagata, bancomat e anche in contanti per importi sotto i 3.000 mila euro. Utilizzabili anche i servizi on line:  basta  inserire il numero del bollettino RAV e l’importo da pagare, mentre non è obbligatorio indicare la causale.  È anche possibile pagare i bollettini  direttamente agli sportelli bancomat abilitati, utilizzando la propria tessera e accedendo al servizio per il pagamento dei RAV.
Anche chi preferisce rivolgersi agli sportelli postali ha le stesse possibilità per effettuare il pagamento. Si può scegliere l’addebito sul proprio conto o pagare con le carte BancoPosta, in contanti, agli sportelli ATM di Poste Italiane oppure ai chioschi abilitati all’uso delle carte BancoPosta.

Le operazioni dai tabaccai. Altra possibilità è quella di rivolgersi ai tabaccai convenzionati con Banca 5 SpA, oppure ai punti vendita Sisal e Lottomatica. In questo caso si può pagare in contanti fino 1.000 euro, con il bancomat o con la carta di credito fino a 5 mila euro dai tabaccai,  e fino a 1.500 euro nei punti Sisal e Lottomatica.

Il sistema PagoPa.  Senza muoversi da casa è possibile pagare direttamente tramite il sito Sito Agenzia delle entrate-Riscossione ( www.agenziaentrateriscossione.gov.it) , oppure utilizzare l’App Equiclick.  Per chi sceglie il sito non serve avere il pin ma è sufficiente collegarsi alla sezione pagamenti  e inserire il proprio codice fiscale, il codice RAV e l’importo. Si può quindi scegliere tra diversi  operatori (banche, Poste e altri istituti di pagamento) e diversi strumenti di pagamento – bonifico, carte di credito, debito, prepagate, bollettino, addebito in conto – sulla piattaforma PagoPA, sistema pubblico per i pagamenti elettronici alla pubblica amministrazione.

Gli sportelli dell’Agenzia delle entrate-Riscossione. Infine è anche possibile recarsi presso gli sportelli dell’Agenzia delle entrate-Riscossione. In questo caso  non è necessario presentare il bollettino RAV, ma si può richiedere di pagare indicando anche solo il proprio codice fiscale. Si può pagare  in contanti per importi sotto i 3.000 euro, oppure utilizzare (negli sportelli abilitati) carte di credito o prepagate, bancomat, assegni circolari, e anche assegni di conto corrente bancario e postale,  intestati all’Agenzia delle entrate-Riscossione, per  importi fino a 20.000 euro. Oltre la soglia occorrono assegni circolari o assegni postali vidimati.

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