Settimana brillante per le Borse. Rally sterlina e terrorismo piegano Londra
–di C. Di Cristofaro e A.Fontana
Piazza Affari e i listini europei chiudono in lieve calo una settimana brillante, con un rialzo complessivo del 2% circa sia per il Ftse Mib sia per l’Eurostoxx50, ma è su Londra che si sono focalizzate le attenzioni degli operatori a causa dell’esplosione avvenuta nella metropolitana della capitale inglese e del rafforzamento della sterlina. L’indice Ftse 100 ha perso oltre l’1% mentre il cambio sterlina/dollaro ha toccato anche quota 1,36, segnando i massimi dal referendum sulla Brexit del giugno 2016.
A Milano bene Eni e Leonardo, giù il lusso
Piazza Affari ha terminato le contrattazioni con un -0,23% nel FTSE MIBche è stato frenato soprattutto dai titoli del lusso (-4% Salvatore Ferragamo e -2,6% Ynap) ma anche dai realizzi sugli assicurativi (-1,7% Unipol e -1,1% Generali). Giù anche Fiat Chrysler Automobiles (-1,2%) dopo il nuovo top storico a 14,11 euro.
Brillante Leonardo (+1,1%) in attesa di novità sul dossier Fincantieri e sull’alleanza allo studio con i gruppi francesi sul settore difesa. Allungo sul finale per Eni che ha guadagnato l’1,25%.L’euro è tornato ad avvicinare quota 1,20 dollari chiudendo a 1,1955. Petrolio stabile a New York (+0,08%) a 49,93 dollari al barile. In rialzo dello 0,4% il brent a 55,69 dollari al barile.
Intanto a Wall Street gli indici, nonostante una partenza incerta, hanno aggiornato i nuovi record. Sul fronte macro, sono stati pubblicate statistiche deludenti, relative al mese di agosto, sia per quanto riguarda le vendite al dettaglio negli Usa sia per quanto riguarda la produzione industriale.
Usa, deludono vendite al dettaglio e produzione industriale
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono scese a sorpresa in agosto, sulla scia del calo degli acquisti nei department store (-0,1%), nelle concessionarie di auto e online (-1,1%, il calo maggiore dal 2014). Si tratta di un segnale di rallentamento dell’economia, che la Federal Reserve dovrà tenere presente nelle proprie valutazioni. Il dato, reso noto dal dipartimento del Commercio americano, è calato dello 0,2%, dopo il rialzo dello 0,2% di luglio (rivisto al ribasso dal +0,6% della prima stima). Il dato di agosto è stato inferiore alle stime, visto che gli analisti attendevano un aumento dello 0,2%. Escludendo le vendite di veicoli il dato generale è salito dello 0,2% il mese scorso, mentre escludendo sia auto sia benzina è calato dello 0,1%. Le vendite di benzina sono balzate del 2,5%. Le spese per consumi rappresentano un’ampia parte, circa il 70%, del prodotto interno lordo degli Stati Uniti, che è a sua volta un termometro dell’andamento dell’economia del Paese.
Inferiore alle previsioni anche la produzione industriale negli Stati Uniti che ha accusato una flessione dello 0,9% nel mese di agosto.
A Milano banche deboli, Fca sopra i 14 euro
L’ultima seduta della settimana si svolge all’insegna della prudenza in Europa, con le Borse che viaggiano poco sotto la parità ma con qualche segnale di debolezza dopo i recenti record (segui qui l’andamento dei principali indici). Sull’andamento influisce anche la scadenza tecnica per i futures sugli indici, per le opzioni sulle azioni e sugli indici (il cosiddetto “giorno delle tre streghe”). Fa eccezione rispetto agli altri indici la Borsa di Londra, che ha preso con decisione la via del ribasso perdendo oltre un punto percentuale dopo la conferma da parte di Scotland Yard della matrice terroristica dell’attentato di Londra. Ma sul listino inglese incide anche il rally della sterlina. Sull’azionario milanese, ben comprate le Ferrari, mentre Fiat Chrysler Automobiles viaggia sopra i 14 euro dopo aver aggiornato i massimi storici (top a 14,11). Lima i guadagni iniziali Prysmian, che incassa il giudizio positivo di Hsbc. Ben intonate Azimut e Banca Generali, in un comparto finanziario debole, con Unicredit, Banco Bpm e Ubi Banca tra i peggiori. Deboli anche gli assicurativi, con Unipol,Unipolsai e Generali in rosso. Torna a salire Bca Carige dopo la debolezza della vigilia, all’indomani della presentazione del piano industriale con tagli pesanti e un rafforzamento patrimoniale da 1 miliardo (560 milioni attraverso un aumento, 200 milioni da conversione di bond, 200 milioni da cessione di asset) da realizzare entro l’anno. Bene utilities ed energetici. Tra le utilities fa eccezioneIrenin calo dopo l’annuncio della cessione di un pacchetto del 5,5%. Contrastato il lusso con Moncler che sale, Salvatore Ferragamo volatile mentre scende Yoox Net-A-Porter Group, che segna la performance peggiore, dopo i rialzi della vigilia.
Leonardo la migliore: attesa per dossier Fincantieri
Sempre sotto i riflettori Mediaset e Telecom Italia, con Vivendi che dovrebbe comunicare oggi al Governo la sua “influenza dominante” su Telecom, rimanendo ferma però sul negare di avere il controllo di fatto. Intanto, l’Agcom ha avviato un iter per sanzionare le telco che non si sono adeguate alla delibera che impediva di passare a una fatturazione a 28 giorni, tra cui Telecom Italia.Per Mediaset, brutte notizie dalla raccolta pubblicitaria a luglio, in calo del 12%, più delle stime. Positiva Leonardo – Finmeccanica, nel giorno in cui dovrebbe tenersi un vertice tra il ministro della Difesa Pinotti , quello delle Finanze Padoan e quello del ministro dello Sviluppo Economico Calenda per discutere dell’accordo sui cantieri navali sul quale lavorano i Governi di Italia e Francia. Debole Davide Campari, con Il Sole 24 Ore che scrive, riportando indiscrezioni di mercato, che il gruppo ha avviato la vendita della divisione Soft Drink. Fuori dal listino principale, vola Innovatec dopo che il Tribunale di Milano ha dato il via libera al concordato per la controllata Volteo.
Crolla Maire Tecnimont, Arab Development colloca il 5%
Maire Tecnimont crolla e si allinea al prezzo del collocamento realizzato ieri sera dal fondo Arab Development Establishment. Ardeco ha collocato ieri sera 15 milioni di azioni, pari al 5% del capitale, secondo quanto riferisce un analista. Il prezzo del collocamento è stato pari a 4,9 euro per azione, a sconto del 6% circa rispetto al prezzo di chiusura di ieri. Ardeco è entrata nel capitale di Maire Tecnimont in occasione dell’aumento di capitale effettuato nel 2013, con una quota del 10%. Ardeco è uno dei player maggiormente diversificati dell’emirato di Abu Dhabi, con attività in numerosi settori, dall’oil&gas, petrolchimica, power e acqua. Non noti ancora i dettagli del lock-up sul rimanente 5%.
Dollaro in calo, sterlina sui massimi dalla Brexit
Il rally della sterlina sul dollaro spinge al ribasso il biglietto verde anche sulle altre valute. La divisa britannica ha superato nel corso della giornata la quota di 1,36 dollari con un top a 1,3616, massimo dal 24 giugno 2016, il giorno successivo al voto della Brexit, con le prospettive di un aumento dei tassi da parte della Bank of England nei prossimi mesi che si fanno sempre più concrete, dopo le parole Gertjan Vlieghe, uno dei membri della BoE. Intanto l’euro si rafforza oltre 1,19 sul biglietto verde (segui qui l’andamento dell’euro contro le principali divise) e riavvicina quota 1,20, mentre il dollaro torna a indebolirsi anche sullo yen (segui qui l’andamento del dollaro contro le principali divise).
Wti vicino ai 50 dollari, oro in calo
Dopo una mattinata in calo, il prezzo del petrolio si è riallineato ai valori di ieri. Il Brent ha sfiorato ieri i 56 dollari al barile registrando un nuovo massimo da cinque mesi, mentre il Wti ha invece rivisto i 50 dollari al barile per a prima volta da oltre un mese (segui qui l’andamento dei prezzi del greggio). Il lancio del missile non ha invece avuto particolari ripercussioni sulle dinamiche dell’oro che continua a scambiare sotto i 1330 dollari l’oncia.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)