Piazza Affari in rialzo ma frenano Tim e lusso. Euro/dollaro sotto 1,2

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Borse timide ma positive nel giorno dell’avvio del meeting del Fomc che porterà, domani sera, alle indicazioni di Janet Yellen sulla politica monetaria Usa e sulla riduzione del bilancio della Fed. Nonostante la risalita dell’indice Zew tedesco sul sentiment degli investitori, gli operatori non hanno trovato spunti per allungare in modo significativo dai massimi del periodo (Piazza Affari è al top da dicembre 2015, il Dax30 di Francoforte a 200 punti dai massimi storici) anche se gli indici hanno chiuso tutti sopra la parità: piatta Francoforte, Madrid la migliore (0,4%), bene Zurigo e Londra fuori dall’eurozona. Piazza Affari ha terminato in crescendo e con un rialzo dello 0,27% nel FTSE MIB ma è stata frenata dai realizzi su Telecom Italia(-1,8%) seguiti al balzo di ieri. Vendite sul lusso dopo un report di Morgan Stanley sul comparto: -1,2% Moncler che, per il broker, ha corso già molto, -0,5% Salvatore Ferragamo che attraversa un periodo negativo in Borsa figlio, secondo gli analisti, di una fase di transizione aziendale. Brembo è stata la migliore (+2,2%), bene anche Bper (+1,9%) e A2a(+1,9%).

Intanto i listini azionari Usa di Wall Street viaggiano in leggero rialzo: l’intervento del presidente Trump all’Onu e le decisioni della Federal Reserve di domani sono i due temi al centro del dibattito. Prima dell’apertura dei listini sono stati diffusi i dati sui prezzi all’importazione degli Stati Uniti, aumentati dello 0,6% ad agosto (sopra le previsioni) e su i nuovi cantieri abitativi che sono calati dello 0,8% mensile ad agosto risultando inferiori alle aspettative. Più elevato delle stime il deficit delle partite correnti americano, cresciuto dell’8,5% a 123,14 miliardi di dollari.

Realizzi su Tim: scorporo rete non all’esame

Ieri i titoli Tim erano stati spinti in grande evidenza (+4,74% in chiusura) dalle nuove speculazioni su un possibile scorporo della rete, ipotesi che la società è comunque tornata a smentire. Nonostante la posizione di Tim sulla questione sia «nota», gli analisti di Equita sim notano come sia «però da verificare la posizione del Governo al completamento del processo per l’esercizio della golden power». L’esecutivo, proseguono gli esperti, «pare intenzionato a imporre la cessione di Sparkle, mentre non è chiaro se intenda intervenire anche sulla rete fissa». Quanto alla vicenda Consob, Tim ha già annunciato l’intenzione di presentare ricorso.

Focus di M.Stanley sul lusso: vendite per Moncler e Ferragamo

Sul Ftse Mib le vendite hanno colpito a vario titolo il settore del lusso a cominciare da Moncler. Le quotazioni, spiegano dalle sale operative,hanno risentito di un report di Morgan Stanley, intitolato «È il momento di fare una pausa». Gli analisti hanno tagliato la raccomandazione sul titolo a «equalweight» dal precedente «overweight» pur alzando le stime sui risultati della società e il target price a 26 euro da 22,5. «Moncler resta uno dei nostri nomi favoriti nel settore le lusso, con un management team di massimo livello e un grande potenziale inespresso – scrivono gli esperti – Ciononostante, con le azioni in rialzo del 50% dall’inizio dell’anno, pensiamo ci possa essere un momento di pausa nel secondo semestre». Il nuovo target price implica infatti un potenziale rialzo di solo il 4% rispetto alle attuali quotazioni, «non abbastanza per un rating di overweight», notano gli analisti.

Sempre tra le società della moda, è proseguita la netta correzione di Salvatore Ferragamo che nell’ultima settimana è scivolata di oltre il 4%. «Sebbene ci piaccia la prospettiva centrata sulla ristrutturazione – scrivono gli analisti di Morgan Stanley – temiamo che il periodo di transizione possa durare più del previsto e ci aspettiamo ulteriore debolezza nel secondo semestre del 2017′, scrivono gli analisti. E se «nel 2018 questa potrebbe diventare un’interessante storia di ripresa», aggiungono, «il successo dei lanci di nuovi prodotto dovrà essere monitorato e al momento ci sembra che il rapporto rischi/benefici sia bilanciato».

Alerion a un passo dal prezzo dell’opa, brilla Piaggio

Nel resto del listino milanese, balzo di Alerion, che ha avvicinato il prezzo dell’opa obbligatoria (2,9 euro per azione) imposta dalla Consob agli azionisti Fri-El e Stafil per aver messo in atto un azione di concerto volta ad acquisire il controllo della società. Le azioni hanno concluso la loro corsa a 2,862 euro.

Bene Piaggio,+5,4%, che ha siglato un accordo preliminare con la cinese Foton Motor Group per lo sviluppo strategico di una nuova gamma di veicoli commerciali leggeri a quattro ruote. Nei prossimi mesi. ha spiegato la società, un team composto dai rappresentanti delle due parti lavorerà per validare un piano produttivo e commerciale nonché per definire la documentazione contrattuale con l’obiettivo – in caso di esito positivo delle predette attività – di finalizzare la documentazione tecnica del progetto e i relativi contratti entro la primavera 2018. Giù Caltagirone Ed (-1,7%): l’opa lanciata dai veicoli del gruppo Caltagirone per togliere la società dal listino non ha raggiunto l’obiettivo.

Vivace la galassia Exor-Agnelli, cade Heineken ad Amsterdam
In Europa bene il settore tecnologico insieme all’auto e all’energia e, a Milano, si sono messi in evidenza Fiat Chrysler (+1,2%), che ha aggiornato i nuovi massimi a 14,27 euro, e tutta la galassia Exor con Cnh (+1%) e Ferrari(+0.7%). Bene StMicroelectronics (+0,9%) nel comparto tech, mentre sono stata positive Italgas (+0,6%) e i petroliferi (+0,5% Eni e Tenaris). Sono tornate le vendite su Mediaset dopo alcune sedute di stall: il titolo, già penalizzato nei giorni scorsi da report negativi da parte degli analisti e dai dati Nielsen che hanno segnalato un calo della pubblicità televisiva del 12% a luglio, è arretrato di una altro 1,5%, tornando sotto la soglia dei 2,9 euro per la prima volta da dicembre.

Sugli altri listini è caduta del 3,7% Heineken ad Amsterdam: il gruppo messicano Femsa ha annunciato ieri sera di aver ceduto un pacchetto pari al 5,2% del gruppo olandese. A Londra titoli del settore aereo in evidenza viste le difficoltà di Ryanair che sta cancellando migliaia di voli in vista dell’autunno a causa della mancanza di personale: +2,6% Iag (che potrebbe presentare una offerta per Air Berlin), +1,5% Easyjet.

A Francoforte, Deutsche Telekom è stata la protagonista della seduta sul Dax30 (+3,4%) per via delle indiscrezioni, riportate da Cnbc, su negoziati per una fusione tra T-Mobile (controllata Usa del gruppo tedesco) e l’americana Sprint. Positive anche Lufthansa e Deutsche Post. Il Dax30 ha terminato le contrattazioni a +0,02%. Parigi ha chiuso a +0,16% nel Cac40 con gli acquisti su CapGemini, Technip e il settore auto che hanno compensato l’andamento sottotono dei bancari. Bene anche Vivendi (+1,3%) che ha ottenuto dall’Autorità dei mercati finanziari francesi il via libera all’opa sul 40,79% non ancora posseduto del gruppo pubblicitario Havas a 9,25 euro per azione. Le azioni Havas hanno terminato la seduta con un rialzo limitato allo 0,35% restando a un passo dala quota di opa.

L’euro chiude sotto 1,20, petrolio poco mosso

Sul mercato dei cambi, l’euro è tornato a toccare quota 1,20 dollari per poi rientrare a 1,198 (1,1959 ieri). Debole lo yen: la moneta unica europea vale 133,5 yen (133,30), mentre il rapporto dollaro/yen è a 111,48 (111,49). In calo, infine, il prezzo del petrolio: il future ottobre sul Wti segna -0,2% a 49,7 dollari al barile, mentre la consegna novembre sul Brent si attesta a 55,46 dollari (-0,04%).

Spread a 167 punti base, rendimento BTp in lieve calo al 2,13%

Sull’obbligazionario è stabile lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il decennale benchmark italiano e il pari scadenza tedesco si muove attorno a quota 168 punti base, un punto in più rispetto alla vigilia. Cala ancora, seppure lievemente, il rendimento del decennale italiano, al 2,12% dal 2,14% di ieri sera.

Tokyo chiude ai massimi degli ultimi due anni (+1,96%)

Chiusura record per la Borsa di Tokyo, che beneficia in maniera significativa dello yen debole. L’indice Nikkei ha terminato la seduta in rialzo dell’1,96% a 20.299,38 punti, superando per la prima volta da oltre un mese la soglia dei 20mila punti e soprattutto raggiungendo il livello piu’ alto da agosto 2015. L’indice allargato Topix ha chiuso in rialzo dell’1,77% a 1.667,88 punti.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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