Sbarramento e coalizioni: ​ecco il “Rosatellum bis”

Il Pd ha depositato in Commissione il testo per la nuova legge elettorale.

A depositarlo è stato il capogruppo del Pd in Commissione Affari Costituzionale Emanuele Fiano. Il nuovo testo di fatto è chiamato “Rosatellum bis”. Non ci sono particolari cambiamenti sul testo, ma si tratta di un Mattarellum completamente rivisitato con il 36 per cento di Collegi uninominali e il 64 per cento di proporzionale con collegi plurinominali. La nuova solglia di sbarramento sarebbe del 3 per cento alla Camera e al Senato. Soglia di sbarramento che invece cambia per le coalizioni con la quota fissata al 10 per cento. “È l’ultimo tentativo possibile” afferma il vicesegretario del Pd Maurizio Martina.

Per Rosato il nuovo testo gode “di un’ampia maggioranza, in quanto è sostenuto anche da una parte delle opposizioni”, e ha “un impianto maggioritario che può aiutare gli elettori a capire chi governerà il Paese”. Ma a quanto pare la nuova legge elettorale non convince molto il campo progressista della sinistra. E a bocciarla è stato lo stesso Giuliano Pisapia che durante un intervento alla Festa dell’Unità ha affermato: “È peggiorativo della prima versione”. Un’apertura invece arriva da Forza Italia: “Attendiamo di vedere i contenuti e i tempi, ma pensiamo che sia da prendere in seria considerazione. La proposta dovrebbe prevedere 2/3 di listini proporzionali e 1/3 di componente maggioritaria uninominale. Pensiamo che il Rosatellum 2.0 possa essere un utile compromesso. Noi pensiamo che la legge elettorale debba essere fatta in Parlamento, con il maggior consenso possibile. Siamo pronti a sostenere questa proposta, naturalmente con le nostre indicazioni. Non ci rassegniamo al Consultellum…”, ha affermato il capogruppo azzurro alla Camera, Renato Brunetta.

IL GIORNALE

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