’Ndrangheta, maxi operazione in Lombardia: ventiquattro arresti, tra loro il sindaco di Seregno

manuela messina
 

Maxi operazione questa mattina in Lombardia con l’esecuzione di 27 misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della ’ndrangheta nel mondo dell’impresa e della politica. Tra gli arrestati (ai domiciliari) c’è Edoardo Mazza, il sindaco di Seregno, nel monzese. Esponente di Forza Italia, il primo cittadino è accusato di corruzione, per avere favorito gli affari con un imprenditore legato alle cosche, in cambio di voti. Sotto la lente degli inquirenti sono finiti i suoi rapporti con un imprenditore edile del monzese, interessato a una convenzione per realizzare un supermercato nel territorio comunale. L’uomo d’affari avrebbe avuto un ruolo determinante nell’elezione del sindaco arrestato.

Le accuse per i ventisette indagati (21 in carcere, tre ai domiciliari e tre colpiti da misure interdittive) sono, a vario titolo, associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi, lesioni, danneggiamento (tutti aggravati dal metodo mafioso), associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, abuso d’ufficio, rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento personale.

 

L’operazione ha interessato le province di Milano, Monza e Brianza, Como, Pavia e Reggio Calabria. L’inchiesta, partita nel 2015, è coordinata dalle procure di Monza e dalla Dda di Milano. Lo spunto investigativo è venuto da approfondimenti avviati nel 2015 dal Nucleo Investigativo del Comando provinciale carabinieri di Milano sui summit di `ndrangheta tenutisi a Legnano e a Paderno Dugnano monitorati nell’ambito dell’operazione «Infinito».

LA STAMPA

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