Europa chiude al palo, a Milano si accende Ferragamo

di ed

Borse europee al palo (segui qui i principali indici), risentendo ancora una volta dei timori innescati dalle tensioni tra Corea del Nord e Stati Uniti. Gli indici hanno chiuso sopra i minimi di giornata incoraggiati dalla performance di Wall Street, partita al rialzo. A Milano il FTSE MIBha terminato le contrattazioni in progresso dello 0,18%. Intanto l’euro rimane sotto la soglia di 1,18 dollari (segui qui i principali cambi).
A Piazza Affari si sono messi in evidenza i titoli di Salvatore Ferragamosaliti del 2,9%, sulla spinta di un report favorevole di Deutsche Bank che vede nella società una nuova storia di successo nel mondo della moda dopo il rilancio di Gucci. Bene anche Yoox Net-A-Porter Group (+2,1%), sull’onda di un report favorevole di Hsbc. Leonardo – Finmeccanica ha guadagnato l’1,5%, dopo che l’ad, Alessandro Profumo, ha annunciato una guidance superiore alle attese, sopra il 3-5% di rialzo dei ricavi. L’elevato prezzo del petrolio, con il wti sopra quota 51 dollari (quello con scadenza novembre arretra dello 0,63% e si attesta a 51,89 dollari al barile), ha favorito gli acquisti sui petroliferi. Debole Mediaset (-0.89%) nell’attesa della semestrale.Luxottica Group sul finale ha perso l’1,5%, dopo la posizione dell’antitrust europeo che teme che la fusione possa ridurre la concorrenza sul mercato delle lenti ottiche. Fuori dal paniere principale, le Carraro hanno perso il 4,5% nel giorno della presentazione del piano industriale che prevede un aumento del fatturato del 3,8% nel periodo 2016-2021 a 670 milioni di euro e a una crescita dell’Ebitda pari al 9,3% a 75 milioni.

Saipem ai massimi da maggio
A Piazza Affari spicca il rialzo di Saipemche guadagna oltre il 2% ai massimi da maggio: da fine agosto, quando il titolo valeva 2,94 euro, il gruppo guidato da Stefano Cao in Borsa ha recuperato il 26% grazie al rialzo del greggio nelle ultime settimane e al buon andamento della raccolta ordini. «A luglio avevamo annunciato un target ordini di 4 miliardi e ora, a metà settembre, il trend sta andando avanti, siamo in linea», aveva detto nei giorni scorsi Cao, confermando le indiscrezioni su un contratto di ingegneria con Rosneft in Russia. Con Saipem a Piazza Affari guadagna terreno anche Eni che aggancia quota 14 euro oltre a Tenaris.

Positiva Telecom Italia, oggi Governo decide su golden power

Telecom Italia guadagna terreno nel giorno in cui il Governo dovrebbe decidere se avviare l’iter per l’esercizio del golden power, a valle della riunione interministeriale di ieri. Il gruppo di coordinamento che affianca Palazzo Chigi dovrà dunque decidere se la posizione di Vivendi nel gruppo telefonico (al 23,9%) sia tale da fare scattare i poteri speciali del Governo sugli asset di interesse strategico per la sicurezza nazionale. «Le indiscrezioni di queste settimane e le dichiarazioni del ministro Calenda di ieri a Torino lasciano pensare che il Governo deciderà di avviare il procedimento per verificare i rischi del passaggio di controllo sulla sicurezza delle infrastrutture strategiche di Telecom», sottolineano gli analisti di Equita che danno comunque «per scontato che il Governo avvierà il procedimento». A questo punto, secondo il broker, «resta da verificare quali rimedi verranno richiesti a Vivendi e a Telecom Italia per eliminare i possibili rischi individuati: questo procedimento potrebbe portare a individuare rimedi sulla governance del gruppo o delle partecipate, in particolare in queste settimane si è parlato principalmente di Sparkle». In ogni caso, per Equita, il Governo non intende forzare una separazione proprietaria della rete (ipotesi che trova l’opposizione di Telecom Italia) e forse neppure di Sparkle. «A maggior ragione, ci sembra improbabile un intervento su Inwit, che controlla asset simili a quelli posseduti da Vodafone e 3Wind su cui il governo non ha mai sollevato obiezioni al momento del passaggio di controllo», conclude Equita.

Leonardo accelera, l’ad Profumo vede ricavi oltre guidance
Leonardo – Finmeccanica accelera in Borsa dopo le dichiarazioni dell’ad Alessandro Profumo su una guidance superiore alle attese. «Mauro Moretti (l’ex numero uno del gruppo della difesa, ndr) – ha spiegato conversando con i giornalisti a margine di Cybertech Europe 2017 – aveva detto di voler crescere un pò più del mercato e aveva dato una guidance di ricavi tra il 3 e il 5%, io spero che riusciremo ad andare sopra». Inoltre, ha aggiunto, «se cresce la top line, riusciamo ad aumentare il numero degli occupati che Leonardo ha e questo credo sia anche un dovere sociale». Il nuovo piano industriale della società, ha spiegato il manager, arriverà a gennaio : «E’ ancora presto per parlare, stiamo lavorando sul nuovo piano aziendale che prevede continuità rispetto a quanto fatto precedentemente da Moretti».

Pieno in asta Btp indicizzati e Ctz, tassi giù
Il Tesoro ha assegnato oggi tutti i Btp indicizzati all’inflazione dell’Eurozona e Ctz con tassi in calo. Nel dettaglio, ha venduto 791 milioni di euro di Btp indicizzati, scadenza 2022, con un rendimento pari a -0,23% (-21 cent) e 709 milioni di euro di Btp indicizzati, scadenza 2032, con un rendimento dell’1,32%. Buona la domanda per entrambi i titoli. Assegnati anche Ctz, scadenza 2019, per 1,5 miliardi con un tasso in discesa a -0,22% (-8 cent) e a fronte di richieste per
2,998 miliardi.

Dati a luci e ombre dagli Stati Uniti

Ad agosto le vendite di case nuove negli Stati Uniti hanno continuato a calare, dopo il ribasso del mese precedente, portandosi al minimo da dicembre. Secondo quanto riportato dal Dipartimento del Commercio americano, il dato è’ sceso del 3,4% rispetto al mese precedente a 560.000 unità. La statistica è peggiore delle attese, visto che per agosto gli analisti attendevano un rialzo del 3,5%. Le vendite sono comunque aumentate del 7,5% nei primi otto mesi dell’anno. A settembre l’attività manifatturiera ha accelerato il passo e si è confermata a livelli associati con un’espansione dell’attività economica. L’indice redatto dalla Federal Reserve di Richmond si è attestato in aumento a 19 punti, dai 14 punti del mese precedente. Infine è calata cala la fiducia dei consumatori stimata dal Conference Board: a settembre l’indice si è attestato a a 119,8 punti . Il livello è comunque sopra le attese.

Tokyo frenata da tensioni geopolitiche (-0,33% Nikkei)
Seduta nervosa per la Borsa di Tokyo orientata al ribasso fin dai primi scambi. Il listino ha infatti imboccato un sentiero ribassista sulla scia delle ultime dichiarazioni minacciose del dittatore nord coreano Kim nei confronti degli Stati Uniti. Il movimento ribassista è stato amplificato dal rialzo dello yen contro il dollaro Usa. Anche l’esito delle elezioni in Germania ha influenzato negativamente gli scambi a giudizio degli operatori mentre sul mercato dei cambi lo yen si è apprezzato anche contro l’euro. Nel finale l’indice Nikkei dei 225 titoli guida ha chiuso a 20.330,19 punti, in calo di 67,39 punti (-0,33%) dopo che lunedì aveva ritoccato i massimi da due anni. Finale sui livelli della vigilia, invece, per l’indice Topix del listino principale a 1.672,74 punti (invariato).
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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