L’Europa chiude in rialzo. A Milano super banche e focus su Telecom

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(Ap)

Chiusura in rialzo per le Borse europee (segui qui i principali indici), incoraggiate dall’andamento di Wall Street, nel giorno della presentazione dei dettagli della riforma fiscale da parte del presidente americano, Donald Trump. Sul fronte macro sono stati pubblicati dati incoraggianti: negli States ad agosto gli ordini di beni durevoli sono tornati a crescere a passo rapido, battendo le attese degli analisti. In effetti gli ordini di beni destinati a durare più di tre anni sono saliti dell’1,7%, mentre gli analisti attendevano un aumento dello 0,9%. Anche in Italia a luglio gli ordini dell’industria hanno registrato un aumento dello 0,2%, dopo la flessione di giugno (-0,7%), e del 10,1% su anno (indice grezzo). In Cina è stato annunciato che i profitti industriali hanno toccato un nuovo picco registrando, aumentando su base annua del 24% lo scorso agosto, come non succedeva dal 2013. Milano ha terminato in progresso dello 0,85%, vantando la performace migliore dopo quella di Madrid (+1,7%).
A Piazza Affari sono salite dell’1,45% le Telecom Italia alla vigilia del consiglio di amministrazione della società e anche della riunione del comitato tecnico di palazzo Chigi chiamato a decidere se ci siano gli estremi per l’esercizio del golden power sulla compagnia.Mediaset (+0,14%) ha più volte cambiato la direzione di marcia all’indomani della pubblicazione della semestrale, chiusa con un utile netto consolidato di 74,8 milioni di euro su ricavi in calo dell’1,3% a 1,845 miliardi di euro. Un anno fa il primo semestre si era chiuso con un risultato netto in rosso per circa 28 milioni. Sono state gettonate le azioni delle banche, soprattutto le ex popolari, con Ubi Banca in volata del 3,9% e Banco Bpm del 4,2%. Bene anche Yoox Net-A-Porter Groupche ha guadagnato il 3,6%.
Fuori dal paniere principale, occhi puntati su Fincantieri (-0,36%) sulla scommessa che Italia e Francia, oggi impegnate nel giorno del bilaterale di Lione, nel corso del quale dovrebbe essere varato un accordo per i cantieri di Saint Nazaire. Ovs ha perso il 3,5%, dopo il collocamento di un altro 12% da parte del Gruppo Coin a 6,53 euro. Gruppo al quale rimane il 17,7% del capitale.

Alstom festeggia l’alleanza con Siemens

Alstom vola sui massimi da sei anni in Borsa a Parigi, sulla notizia della maxi-alleanza nel settore ferroviario con Siemens. Dopo le indiscrezioni circolate ieri, in serata è arrivata l’ufficializzazione della firma dell’accordo e del via libera del Governo di Parigi (azionista al 19,9% di Alstom) alle nozze tra il gruppo francese e quello tedesco, due dei maggiori costruttori mondiali di treni compresi quelli ad alta velocità. Secondo l’intesa tra Alstom e la divisione ferroviaria di Siemens, i tedeschi avranno il 50% della nuova compagnia e non più del 50,5%, «in un accordo tra pari» che porterà alla creazione del «Campione europeo della mobilità». Alstom e Siemens Mobility insieme fatturano circa 15 miliardi di euro all’anno (18 miliardi di dollari) in treni, infrastrutture ferroviarie, sistemi di segnaletica e servizi ferroviari. La nuova società sarà il secondo colosso mondiale del settore, dopo la cinese Crrc. Il portafoglio ordini sarà pari a 61,2 miliardi di euro, l’ebit di 1,2 miliardi e un ebit margin dell’8%, sulla base degli ultimi dati finanziari. Le sinergie annuali attese sono di 470 milioni di euro all’anno.

Materie prime e banche sotto i riflettori, a Milano bene Fincantieri

Sono tutti in rialzo quindi i listini europei (segui qui l’andamento dei principali indici), sostenuti dalle materie prime e dalle banche (segui qui l’andamento dei settori in Europa). A Piazza Affari ben intonato il FTSE MIB con le banche in netto rialzo. In evidenza Ubi Banca e Unicredit, bene anche Banca Pop Er e Banco Bpm. Ben comprate leStmicroelectronics, continua saldamente sopra i 15 euro Fiat Chrysler Automobiles. Viaggiano contrastati i titoli del lusso, con Yoox Net-A-Porter Group ancora ben comprata sulla scia del giudizio positivo di Hsbc, mentre Luxottica è poco mossa dopo l’avvio dell’indagine dell’Antitrust di Bruxelles sulla fusione con Essilor, che dovrebbe comunque chiudersi a fine anno. In calo Moncler che risente del declassamento di Deutsche Bank. Incerta sulla direzione da prendere Mediaset, dopo aver chiuso i primi sei mesi dell’anno con un utile di 75 milioni di euro, migliore delle attese, ma con qualche incertezza che permane sull’andamento della pubblicità. In rialzo Fincantieri, in attesa della firma oggi degli accordi su Stx che daranno il controllo al gruppo italiano. Positiva Leonardo – Finmeccanica , che negli accordi tra Francia e Italia dovrebbe vedere tutelate le sue prospettive commerciali. Fuori dal listino principale, Ovs perde terreno e si allinea al prezzo del collocamento della quota del 12% realizzato ieri. Male Orsero che ha pubblicato ieri dati inferiori alle attese degli analisti, mentre è poco mossa la matricola Spactiv nel giorno del debutto.

BoT, assegnati in asta semestrali per 6 mld, rendimento al minimo storico

Domanda più che doppia rispetto all’offerta di 6 miliardi, interamente sottoscritta, e rendimento al minimo storico per i BoT a sei mesi offerti in asta. Il Tesoro ha incassato i 6 miliardi offerti a fronte di una richiesta di 12,5 miliardi, con un rapporto di copertura del 2,07 per cento. Il rendimento ha raggiunto il minimo storico del -0,382 per cento.

Euro rimane sotto la soglia di 1,18 dollari, sale il petrolio

Sul fronte dei cambi, l’euro rimane sotto la soglia di 1,18 dollari , nell’attesa di un rialzo dei tassi Usa entro fine anno. Il mercato ritiene che la Fed innalzerà il costo del denaro visto che ieri la numero uno Janet Yellen ha dichiarato che aspettare a rivedere i tassi quando l’inflazione sarà al 2% sarebbe sbagliato. In rialzo il petrolio nel giorno della diffusione delle scorte americane: il wti, contratto con consegna a novembre, guadagna lo 0,46% attestandosi a 52,11 dollari al barile.

Usa, corrono gli ordini di beni durevoli

Negli States gli ordini di beni durevoli sono aumentati oltre le attese degli analisti: ad agosto hanno registrato un progresso dell’1,7%, dopo la frenata di luglio. A sostenere il dato sono stati gli ordini di aerei, una categoria comunque volatile. Nei primi otto mesi dell’anno gli ordini sono saliti del 5% rispetto allo stesso periodo del 2016.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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