Malesia, Raikkonen non parte: un guasto tecnico per la Ferrari
Ancora problemi d’affidabilità per la Ferrari. Kimi Raikkonen, secondo in griglia di partenza, non è riuscito a partire al via del Gran Premio della Malesia di Formula 1.
È stato inutile il tentativo in extremis dei meccanici di provare a sistemare la monoposto dai box e far scattare il finlandese dalla pit lane. Sebastian Vettel, partito dall’ultima posizione dopo i problemi tecnici avuti ieri, è invece risalito posizione dopo posizione.
Un Gran Premio “no” per la Ferrari. I problemi sono iniziati ieri, nella terza sessione di libere. Vettel è dovuto rientra anzitempo ai box per un problema di natura elettrico alla SF70H. I meccanici del Cavallino hanno sostituito il motore, ma non è servito. Vettel non è riuscito a completare nemmeno un giro nel Q1, causa grattacapi al turbo nel motore, e ha dovuto alzare malinconicamente bandiera bianca.
“Stavo cominciando il giro e ho perso potenza – ha spiegato il tedesco – verso metà giro siamo tornati lentamente ai box cercando di riaccendere la macchina ma abbiamo avuto un problema, la pressione non arrivava dal turbo. Dobbiamo capire il perché”. Il ferrarista ha provato a smorzare la delusione: “I ragazzi han fatto lavoro fenomenale e a loro ho detto di non preoccuparsi. Abbiamo una macchina veloce. Abbiamo risparmiato le gomme. Non si sa cosa può accedere, tutto possibile. Sistemeremo il problema. Potrebbe esserci l’opportunità di fare qualcosa come strategia. Abbiamo tempo per pensarci”.
A contrastare la Mercedes di Lewis Hamilton, quindi, ci avrebbe dovuto pensare Raikkonen. Ma, ai blocchi di partenza, la sua Ferrari non ha proprio voluto muoversi. Ed è rimasta inchiodata all’asfalto. È stato addirittura inutile il tentativo dei meccanici di provare a sistemare la monoposto dai box e far scattare il finlandese dalla pit lane. “Fa male, è una delusione, ma non c’è nulla che possiamo cambiare ora”, ha commentato Raikkonen ai microfoni di Sky Sport senza escludere “problemi di affidabilità a entrambe le Ferrari”. “Dobbiamo analizzare – ha aggiunto il finlandese – sicuramente arriveremo a qualche conclusione ma al momento è inutile”.
IL GIORNALE