Marsiglia, l’attentatore sarebbe stato un algerino irregolare
Emergono i primi dettagli sull’identità dell’uomo ucciso ieri a Marsiglia, in Francia, dopo che aveva ucciso due passanti a coltellate all’urlo di “Allah akbar“.
Secondo le prime informazioni si tratterebbe di un uomo di origini algerine, non schedato dai servizi di intelligence, con i documenti probabilmente in una situazione non regolare. Dai database delle forze dell’ordine è emerso che le sue impronte digitali sarebbero state associate a ben otto diverse identità. L’uomo sospetto inoltre sarebbe stato fermato lo scorso 29 settembre a Lione con l’accusa di taccheggio ma sarebbe in seguito stato rilasciato dalla polizia. Inoltre sarebbe stato segnalato per altri delitti comuni minori commessi fra il 2005 e il 2014. L’uomo, dunque, sarebbe stato noto alle autorità che però non ne avrebbero colto immediatamente la grave pericolosità. Sarebbe entrato in Francia per l’ultima volta all’inizio dell’anno e la sua situazione sarebbe stata irregolare.
Le due ragazze morte erano cugine
L’uomo ha ucciso due cugine di 20 e 21 anni, una studentessa e l’altra allieva infermiera. La più grande si trovava a Marsiglia per festeggiare il compleanno: vi era arrivata dalla città natale di Rilleux-la-Pape, alla periferia di Lione. Intorno alle 13 di ieri l’uomo ha prima assalito una delle due ragazze, per poi allontanarsi di corsa e tornare indietro ad accoltellare anche la seconda. Scansando un passante che tentava di bloccarlo, si è poi scagliato contro i militari che accorrevano per fermarlo. A questo punto è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco.
Sul caso è stata aperta un’inchiesta da parte della sezione antiterrorismo della procura di Parigi, che ha assunto la direzione delle indagini.
IL GIORNALE