Baglioni, red carpet e sigari: ecco la dura vita della Boschi
Forse non sembra ma è una vita di patimenti quella del sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio.
Mai un giorno libero, una vita privata completamente azzerata, mai un momento di relax, una palestra, una passeggiata, mai un momento da dedicare a se stessi. Eppure Maria Elena Boschi, che si è immolata per il bene del suo Paese a questa nobile causa, lo svolge ogni giorno con dedizione e onore, rendendosi disponibile a qualsiasi missione impossibile la sua carica preveda, a qualsiasi prova di forza e di resistenza sia chiamata a realizzare. Se è vero che non c’è riunione o visita del premier Paolo Gentiloni alla quale lei non sia presente, è anche vero che la povera Maria Elena non si risparmia neppure sulle trasferte.
E così, come ben documenta lei stessa (o il suo addetto stampa Luca di Bonaventura) sul diario di Instagram, negli ultimi giorni è stata a Lampedusa per la quarta giornata della memoria e dell’accoglienza al concerto «Noi Qui» con Claudio Baglioni, la banda musicale della Polizia di Stato e il coro Giuseppe Verdi di Roma; sul veliero Amerigo Vespucci, eccellenza di storia e tradizione della Marina Militare al Porto di Civitavecchia; e alla serata per il nuovo sigaro toscano originale e millesimato. Poi tra un concerto, una inaugurazione, una festa e una visita di Stato, ha trovato anche il tempo per trascorrere un week-end (di meritato riposo) con le sue amiche a Capri, portandosi dietro anche la scorta di Palazzo Chigi. Miserie e privazioni. Il tutto intervallato da una «missione-vacanza» in Canada tra le braccia del bel premier Justin Trudeau, una passerella a Venezia, un mondiale di ginnastica ritmica, una capatina sul set dell’ultimo film di Carlo Verdone, e tanti, tanti bambini da abbracciare, in visita ai paesi colpiti dal terremoto. Pene e sofferenze. Sarà anche uno sporco lavoro, ma qualcuno lo dovrà pur fare.
IL GIORNALE