Se la Boldrini dimentica le altre donne
Ci mancava la Boldrina a solidarizzare con Asia Argento via Corriere. Tra aerei di Stato per New York, un’intervista al New York Times e missioni non ha trovato il tempo di chiamare Asia.
«Con il segretario abbiamo parlato di Libia e degli sforzi per arrivare a un accordo tra le parti in causa». Risolta la questione libica, la Boldrina invia il suo messaggio ad Asia: «È il momento di fare squadra. Alla Camera ho istituito il caucus delle donne, ho letto molti rilievi offensivi fatti da uomini che quasi giustificavano Weinstein». Le donne invece no. Quelle che sulle strade si vendono a cinquanta euro, e non per fare un film a Hollywood, giudicano Asia una privilegiata. Ma per loro la Boldrina non ha una parola.
C’è una novità: mi ha telefonato Alain Delon lamentando che cinquantacinque anni fa Luchino Visconti per fargli fare il Gattopardo gli chiese una prova d’amore. Che dire di Alain Delon e anche di Helmut Berger, costretti a cedere alle lusinghe di un grande regista con cui lavorare? Poco tempo fa Delon aveva dichiarato: «Non ho nulla contro i gay, ma è contro natura… siamo nati per amare una donna». Sullo sfondo si sente la voce di Helmut che, dopo la morte di Luchino, fu visto correre incontro ad Alain, gridando: «Sono io la vedova».
Che dirà la Boldrina? Chiederà a Grasso di istituire al Senato un «caucus degli uomini» violati e pentiti a scoppio ritardato?
IL GIORNALE