Renzi, ennesima mancia: “80 euro per ogni figlio”
Matteo Renzi torna a parlare del caso Bankitalia e della mozione Pd che di fatto ha cercato di sbarrare la riconferma di Ignazio Visco alla guida di Palazzo Koch.
“La mozione su Bankitalia è stata concordata con Gentiloni? Sì, tanto è vero che ce l’ha fatta cambiare. È stata condivisa? Sì, il governo ha votato a favore”. Poi il segretario del Pd ha nuovamente ribadito la dinamica di quanto accaduto nel frenetico pomeriggio in cui è stata presentata la mozione dem: “È evidente che il governo sapesse il contenuto della mozione su Bankitalia, al punto che su alcuni passaggi il governo non era d’accordo. Il presidente del Consiglio mi ha telefonato per dirmi di modificare la mozione”, ha affermato a In Mezz’Ora. Poi ha aggiunto: “Il Parlamento ha discusso una mozione presentata da Cinque Stelle e altri gruppi hanno fatto proprie mozioni.
Se c’è una mozione parlamentare non possono le anime belle dei commentatori dire che questo è un atto eversivo. Una mozione parlamentare non è mai un atto eversivo. Io credo che Gentiloni ed io abbiamo saputo della mozione Pd nello stesso momento”. Poi il segretario dem ha parlato della nomina sul nuovo governatore che probabilmente arriverà in settimana: “Io non ho nomi. Ho un profilo: vorrei che chiunque fosse scelto sarà il migliore o la migliore possibile. Se vogliono nominare Visco, lo facciano pure. L’importante è che sia una scelta laica”.
A questo punto Renzi sposta il focus sulla Boldrini provando a scaricare sul presidente della Camera il caso Bankitalia: “Io quella mozione” su Bankitalia “non l’avrei giudicata ammissibile se fossi stato il presidente della Camera, che non sono. Io rispetto le regole – ha spiegato l’ex premier – il diritto parlamentare non è interpretabile, io se fossi stato presidente della camera non avrei giudicato ammissibile la mozione 5 stelle, ma siccome è stata giudicata ammissibile non si può dire che la mozione del Pd è eversiva”. Ma nel corso dell’intervista con Lucia Annunziata c’è spazio anche per un nuovo annuncio in stile renziano che ha tanto il sapore dell’ennesima mancia elettorale: “Per ogni figlio che hai, fino a che quello non compie 18 anni, avrai 80 euro al mese. Sarebbe una una cosa giusta”. L’ex premier dunque rilancia il bonus da 80 euro e adesso vuole estendere la platea dei beneficiari. Un’altra mossa a pochi mesi dalle elezioni che di fatto apre la campagna del Pd. Ma la musica a quanto pare è sempre la stessa: promesse, annunci e bonus per ottenere un consenso che pian piano è svanito.
IL GIORNALE