Sconti e bonus per casa e famiglia. Ecco cosa bisogna fare per averli
Sono tanti i bonus legati alla casa di cui le famiglie hanno approfittato in questi ultimi anni. Alcuni sono in scadenza e quindi occorre affrettarsi per ottenerli entro fine anno. Altri nuovi sono in arrivo. La manovra, ancora in fase di approvazione, contiene novità che è meglio tenere sott’occhio. Per muoversi al meglio tra detrazioni e sconti che spariranno o diventeranno più leggeri.
Tra le novità c’è il bonus verde, una detrazione del 36% per un tetto massimo di cinquemila euro per gli interventi di cura di giardini e cortili, anche condominiali. L’agevolazione sarà concentrata sulla fornitura di piante o arbusti e la riqualificazione di tappeti erbosi. Saranno incentivati: la realizzazione o l’adeguamento di impianti di irrigazione, di lavori di restauro e recupero del verde in giardini di interesse storico e artistico. In pratica, chi spende, per la sistemazione delle aree verdi, dai 5 mila euro in su, avrà il diritto di detrarre 1800 euro dalle tasse.
Cedolare secca al 10%
Nella Manovra dovrebbe essere confermata la cedolare secca sugli immobili abitativi. L’agevolazione fiscale al 10% è stata introdotta dal Piano casa per gli affitti concordati, con la durata di un quadriennio a decorrere dal 2014 e fino al 31 dicembre 2017. Scadeva quindi alla fine di quest’anno. Ora potrebbe ricevere una proroga. Confedilizia chiede un’estensione anche alle locazioni commerciali in affitto concordato.
La manovra riconosce una detrazione fiscale, detta Sisma bonus, per le spese sostenute per gli interventi antisismici sugli edifici (adibiti ad abitazioni e attività produttive) nelle zone 1 e 2 (zone sismiche ad alta pericolosità). Questa detrazione riguarda i costi sostenuti a decorrere dal 1° gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2021. Deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo, nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi. Resta fermo l’attuale limite massimo di spesa pari a 96 mila euro per unità immobiliare per ciascun anno.
Sconti su caldaie
Novità anche per l’Ecobonus, la detrazione al 65% per gli interventi di efficienza energetica degli edifici. L’ecobonus rimarrà valido per le case singole per tutto il 2018 e per i condomini (al 70 e al 75%) fino al 2021. Per alcuni lavori cambiano gli sconti: scendono al 50% le detrazioni per la sostituzione di infissi, per le schermature solari, per gli impianti di climatizzazione invernale tramite caldaie a condensazione e a biomassa.
Bonus mobili
Esce di scena il bonus mobili perché molto probabilmente la misura non verrà prorogata. Rimangono quindi pochi mesi di tempo per riuscire ad avere questo sgravio: la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Per avere questo bonus è indispensabile effettuare una ristrutturazione edilizia (ma vale anche per manutenzioni straordinarie, come sostituzione della caldaia, ordinarie e restauri). Inoltre, la detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo. Il bonus mobili, comunque, potrebbe essere inserito nella manovra successivamente, con un emendamento: molto forti, infatti, sono le proteste delle aziende del settore, considerando che l’incentivo garantisce, secondo le stime di Federlegno Arredo, 10 mila posti di lavoro.
Salve le ristrutturazioni
Il bonus ristrutturazioni, una delle principali voci messe tra le spese più leggere delle famiglie, rimane identico per tutto il 2018. Vuol dire che la detrazione sarà del 50% per chi mette mano alla casa. Lo sconto si spalma però in un arco di tempo di dieci anni. Occorre presentare fatture e bonifici così detti parlanti, vale a dire adeguati alla normativa.
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