Insulti Anna Frank, Mattarella: “Atto disumano”. Lotito in Sinagoga: “Mi dissocio dagli ultrà”

di MICHELA CUPPINI
ROMA – “La Lazio ha sempre messo in campo azioni ed iniziative contro ogni forma di razzismo perciò ci dissociamo da tutto questo”. Così Claudio Lotito ha commentato le polemiche per gli adesivi di Anna Frank con la maglia della Roma che i tifosi della Lazio hanno lasciato in Curva Sud. Il presidente assieme ad una delegazione del club si è recato questa mattina alla Sinagoga di Roma per rendere omaggio alla comunità ebraica che comunque fino all’ultimo ha smentito di avere in programma incontri ufficiali ed è stata assente all’incontro visto che, fanno sapere fonti della comunità, “la visita non era stata concordata” e che “oltre ai gesti servirebbero iniziative concrete da tutti i club”.

Quella della Lazio è stata un’iniziativa autonoma della società che come ha affermato Lotito è intenzionata “a fare chiarezza sugli autori del gesto”. Quindici di questi sarebbero già stati identificati dalle telecamere all’interno dello stadio che li avrebbero ripresi mentre erano intenti ad attaccare adesivi sulla vetrata della Curva Sud. Secondo le prime indiscrezioni, si tratterebbe di 15 ultrà con precedenti specifici e che rischiano ora una denuncia e un Daspo fino ad 8 anni.  Ci sono anche due minori: secondo quanto si è appreso, il più piccolo ha 13 anni.  Una nuova informativa con l’indicazione degli autori delle affissioni sarà inviata in Procura dove è stato aperto un fascicolo (che si aggiunge all’inchiesta Figc) per istigazione all’odio razziale. Proseguono comunque le indagini della polizia per individuare tutti i responsabili dell’accaduto.

Nel frattempo, il direttivo degli Irriducibili della Lazio ha diffuso una nota nel quale si dice “stupito del clamore mediatico” in quanto “lo scherno e lo sfottò non costituisce reato”. “Rimaniamo stupiti – proseguono gli ultrà biancocelesti – da tutta questa attenzione per la vicenda. Esistono altri casi che meriterebbero le aperture dei telegiornali e ampie pagine di giornale. Non ci dissociamo da ciò che non abbiamo fatto. Ci meravigliamo che queste, che vengono considerate offese, insulti o chissà che altro, quando però arrivano nei nostri confronti non scandalizzino nessuno. Gli stessi adesivi ce li ritroviamo anche nella nostra curva, ma non stiamo di certo a piagnucolare perché nessuno s’indigna per questo. Tutto deve rimanere nell’ambito del ‘nulla’, si tratta di scherno e sfottò da parte di qualche ragazzo forse, perché in questo ambito dovrebbe essere collocata questa cosa, anche in virtù del fatto che, come da sentenza di tribunale non è reato apostrofare un tifoso avversario accusandolo di appartenere ad altra religione. Ma evidentemente nemmeno la Figc se ne ricorda se è vero che hanno aperto un’inchiesta. Sono manovre per colpire la Lazio, che si sta affermando come una tra le migliori realtà di questo campionato”.

Antisemitismo in curva, Lotito: “Ogni anno porteremo 200 tifosi ad Auschwitz”

Il presidente Claudio Lotito ha deposto una corona di fiori davanti alla Sinagoga sotto la lapide commemorativa delle vittime dei deportati di Roma e ha fatto sapere che domani sera, al Dall’Ara di Bologna, la squadra scenderà in campo durante il riscaldamento con una maglia commemorativa di Anna Frank. “La stragrande maggioranza della tifoseria laziale è antirazzista e contro ogni forma di antisemitismo – ha detto Lotito accompagnato dai vertici del club e dai calciatori Felipe Anderson e Wallace -. Sono qui per esprimere la nostra totale dissociazione nei confronti di ogni xenofobia, razzismo, antisemitismo. La società ha messo in atto tutte le iniziative per prevenire questi fenomeni e la maggioranza dei tifosi condivide la nostra posizione. La Lazio promuoverà un’iniziativa annuale, 200 persone faranno un viaggio annuale ad Auschwitz per mettere in condizione i ragazzi di capire di cosa stiamo parlando”.

Prima della gara tra Bologna e Lazio al Dall’Ara verranno distribuite foto di Anna Frank a giocatori e tifosi: un’iniziativa promossa dall’associazione “W il calcio” a cui ha aderito anche il Comune di Bologna. Non solo. La Federcalcio d’intesa con l’Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane) ha disposto che su tutti i campi di gioco nel fine settimana sarà letto un brano del ‘Diario di Anna Frank’ prima dell’inizio delle partite con un minuto di riflessione: tutti i capitani delle squadre regaleranno una copia del libro, insieme a quella di “Se questo è un uomo” di Primo Levi ai bambini che tradizionalmente li accompagnano sul terreno di gioco.

Non si sono fatte attendere le reazioni da parte del mondo della politica. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha parlato di gesto “disumano e allarmante per il nostro Paese, contagiato, 80 anni addietro, dall’ottusa crudeltà dell’antisemitismo”. Mattarella ha sottolineato che “il volto e le pagine del diario di Anna Frank, la sua storia di sofferenza e di morte a opera della barbarie nazista, hanno commosso il mondo” ed ha parlato dell’episodio col ministro dell’interno, Marco Minniti che gli ha “assicurato grande impegno per individuare i responsabili di un comportamento così ignobile affinché vengano perseguiti secondo la legge e vengano definitivamente esclusi dagli stadi”. “Ci sono gruppi di ultras di squadre di calcio che pensano di scherzare sulla storia e sulla figura di Anna Frank – ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni -. Quello che è successo ieri è incredibile, inaccettabile non può essere minimizzato e sottovalutato. Non sottovalutiamo il  rischio di diffondersi di lacerazioni nel tessuto sociale”.

Anche Matteo Renzi, segretario Pd, sulla sua pagina Facebook ha commentato il grave episodio: “Se io fossi il presidente di una squadra di calcio, domani scenderei in campo con la Stella di David al posto dello sponsor. E spiegherei ai ragazzi delle curve perché quando pronuncio il nome di Anna Frank mi vengono i brividi. Restiamo umani, amici”.

IL MINISTRO DI ISRAELE A LOTTI: “L’ITALIA ESTIRPI ANTISEMITISMO” – “Spero che, in considerazione delle buone relazioni tra Israele e Italia, il governo italiano, e Lei come ministro dello Sport, affrontiate con severità questo pericoloso fenomeno o lo estirpiate”. Lo scrive il ministro israeliano Miri Regev in una lettera al suo omologo Luca Lotti.
“Sono rimasta scioccata – aggiunge Regev – nel vedere gli abusi dei tifosi di calcio della Lazio con l’immagine di Anna Frank, una ragazza ebrea olandese assassinata dai nazisti durante la Shoah come 6 milioni di fratelli ebrei”.

CASA ANNA FRANK: “SIAMO SCIOCCATI” – “Siamo scioccati per queste espressioni antisemite, estremamente dolorose per quanti hanno vissuto le conseguenze della persecuzione ebraica – così in una nota all’Ansa, l’organizzazione Casa Anna Frank, di Amsterdam -. Lottare contro l’antisemitismo legato al calcio è parte delle nostre attività educative – si legge -. Siamo lieti di vedere che altri, inclusi i club di calcio italiani, hanno espresso la loro indignazione per questa azione”.

MIHAJLOVIC: “NON HO LETTO I GIORNALI…” –  “Anna Frank? Non conosco questa storia, questa mattina non ho letto i giornali…”. Così il tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic. “Sono ignorante su queste cose, non ho letto, non posso commentare”.

TOMMASI CRITICA LOTITO: “SUD APERTA AI COLPEVOLI” –  “La vergogna non è mai Anna Frank”. Il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, prende posizione sulla vicenda dell’affissione di adesivi antisemiti nella Sud dell’Olimpico criticando apertamente l’operato del presidente della Lazio Claudio Lotito. “Già con il ricorso contro la squalifica aveva in parte scelto quale linea tenere, ma con la Curva Sud ‘vestita’ da antirazzista, aperta anche ai colpevoli, ha vergognosamente aggirato un dispositivo che vorrebbe uno stadio, un calcio, uno sport più a misura di bambino”.

CEI: “L’UNICA PAROLA E’ VERGOGNA” – “Vergogna. È assurdo. Siamo al paradosso”. Parole durissime di condanna e di solidarietà alla Comunità ebraica di Roma sono state espresse anche da mons. Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone e presidente della Commissione dei vescovi italiani per l’ecumenismo e il dialogo. “Stiamo sottovalutando l’antisemitismo risorgente in diversi modi – dice Spreafico, raggiunto telefonicamente dal Sir -. E l’Europa che si chiude, che costruisce muri, che diffonde l’odio per l’altro, si sta incamminando su questa pericolosa via. L’antisemitismo è strettamente collegato al razzismo. Il Congresso ebraico mondiale nel 2016 ha censito sulla rete 382mila post antisemiti, cioè uno ogni 83 minuti. Sono molto preoccupato. Esprimo solidarietà alla Comunità ebraica di Roma e all’ebraismo e alla loro storia. Non è possibile dimenticare ciò che è avvenuto soprattutto usando il nome, la storia e il dramma di Anna Frank in questo modo. Penso veramente che bisogna vergognarsi, che l’unica parola è: vergogna. L’antidoto per combattere questa deriva è parlare, non dimenticare”.

“Sconvolgenti, miserevoli, ripugnanti – lo afferma Efraim Zuroff, direttore del Centro Wiesenthal di Gerusalemme -. Non ci sono parole per condannare un gesto così vergognoso. Si banalizza la Shoah, si trasforma un’immane tragedia in una semplice bega fra tifoserie”. Zuroff, pur comprendendo “l’impatto simbolico” di giocare con la Stella Gialla sulle maglie, come proposto da Renzi, ha detto: “non aggiunge conoscenza: meglio far visitare Auschwitz ai giocatori”.

AGNELLI: “TUTTI SCHIERATI CON LOTITO” – “I tifosi purtroppo uno non se li sceglie. Contro il razzismo siamo tutti schierati, l’impegno della Juventus è costante – così Andrea Agnelli, presidente della Juventus, nel corso della conferenza stampa dopo l’assemblea degli azionisti -. E’ attraverso l’educazione che si evitano certi comportanti. Siamo tutti schierati al fianco del presidente Lotito”.

CODACONS: “CHIUDERE CURVA PER 3 ANNI” – Nel frattempo, il Codacons parla di “vera e propria associazione a delinquere messa in atto dai tifosi della Lazio” che hanno “gettato discredito sull’immagine di Roma e dell’Italia agli occhi del mondo, arrecando un danno enorme all’intero paese”. Specificando che “il codice penale prevede che quando tre o più persone si associano per commettere delitti, scatta la fattispecie di associazione a delinquere, in tal caso per la realizzazione di un reato evidente, quello di odio razziale, punito dalle nostre norme. Non è la prima volta che la tifoseria biancoceleste si rende protagonista di episodi ignobili di stampo antisemita – prosegue il Codacons -, e di fronte all’ultimo grave episodio le autorità competenti devono adottare provvedimenti esemplari: in tal senso il Codacons chiede la chiusura totale della curva Nord dell’Olimpico per un periodo non inferiore ai 3 anni, come segnale di forza delle istituzioni e punizione per comportamenti che non riguardano solo il calcio, ma ledono gli interessi della città e dell’Italia”.

ULTRAS ASCOLI: “DISERTIAMO MINUTO PER ANNA FRANK” – Come annunciato, gli ultras 1898 dell’Ascoli hanno disertato i primi due minuti di partita Ascoli-La Spezia. Si è comunque trattato di uno sparuto gruppo. La stragrande maggioranza dei tifosi bianconeri era infatti presente allo stadio, anche in curva sud dove è stata applaudita la lettura del brano tratto dal diario di Anna Frank. Udito solo qualche timido fischio.

REP.IT

 

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