La mano dura di Rajoy fa volare Madrid. Spread chiude sui minimi
–di Andrea Fontana e Cheo Condina
Le Borse europee chiudono una seduta contrastata in cui, anche dopo l’apertura in rosso di Wall Street, brilla soltanto Madrid, che chiude in rialzo del 2,4%. Gli operatori hanno dunque valutato positivamente la dura reazione del governo centrale spagnolo alla dichiarazione di indipendenza della Catalogna, i cui vertici potrebbero addirittura chiedere asilo politico al Belgio dopo le accuse di sedizione e ribellione. Parigi, Francoforte e Londra archiviano la seduta attorno alla parità mentre Milano chiude a +0,39% con i titoli del greggio che festeggiano il consolidamento dei rialzi dei giorni scorsi con il Wti sopra i 54 dollari (+0,3%) e il Brent a 60,32 (-0,2%). Saipem segna così il 4,6% (l’ad Stefano Cao si è detto cautamente ottimista sulla ripresa del business delle perforazioni), Tenaris il 2,3% ed Eni +0,4%. Ondata di acquisti anche su Stmicroelectron (+2,2%), che aggiorna i massimi da 13 anni grazie al tech Usa da record e agli ordini del nuovo iPhone X. Vendite invece sul comparto bancario e su Italgas, che arretra del 2,5% dopo la corsa dei giorni scorsi. Sul mercato valutario l’euro risale leggermente e si porta a 1,162 (da 1,16 di venerdì sera) e si attesta a 131,55 yen. Dollaro/yen a 113,14. Lo spread Btp-Bund, invece, chiude a 147 punti base, per la prima volta da dicembre.
Auto e energia protagonisti dell’azionario
Complessivamente sono l’auto, l’energia e i media a essere protagonisti in Europa mentre soffrono i finanziari e l’alimentare. A Milano bene anche Luxottica Group grazie a una raccomandazione positiva di Exane. Settore auto in luce con Fiat Chrysler Automobiles, Brembo e nuovamente con Ferrari che ha rotto di slancio la soglia dei 100 euro. Nel resto d’Europa spicca Volkswagen che ha alzato i target di redditività del 2017. In frenata, tornando a Milano, Italgas tra i protagonisti dell’ultima settimana, e Unicredit dopo le indiscrezioni sulle verifiche da parte di Bce riguardanti la cessione degli npl a Pimco e Fortress nei mesi scorsi. Fuori dal Ftse Mib, dopo non avere fatto prezzo per tutta la seduta i titoli de Il Sole 24 Ore nel primo giorno dell’aumento di capitale da 50 milioni di euro hanno poi chiuso a 1,792 euro (dagli 1,494 euro del valore di chiusura di venerdì rettificato dopo lo stacco dei diritti di opzione) per un rialzo del 20%, gli stessi diritti invece hanno ceduto il 16,5%, passando da 2,13 euro a 1,781 euro.
Rendimento Btp 10 anni sotto 1,9% in asta, spread sotto 150
Intanto il Tesoro ha assegnato, sul mercato primario, 8,5 miliardi di euro in Btp a 5 e 10 anni e in Cct indicizzati all’Euribor: l’operazione è stata caratterizzata da una buona domanda e rendimenti in netto calo per i BTp e CcTeu assegnati in asta dal Tesoro. Nel dettaglio il Tesoro ha emesso la settima tranche del BTp a 5 anni scadenza 01/08/2022 per 2,5 miliardi a fronte di una richiesta pari a 3,818 miliardi. Il rendimento e’ sceso di 25 centesimi attestandosi allo 0,58%. Collocata anche la nona tranche del BTp a 10 anni scadenza 01/11/2027: a fronte di richieste per 3,585 miliardi l’importo emesso e’ stato pari a 2,5 miliardi mentre il rendimento, in calo di 33 centesimi sull’asta del mese scorso, si e’ attestato all’1,86%. Infine, la prima tranche del CcTeu scadenza 15/04/2025, assegnata per 3,5 miliardi a fronte di una domanda totale pari a 5,476 miliardi, ha spuntato un rendimento lordo dello 0,60%, (-15 centesimi sull’asta precedente). Il regolamento dell’asta cade sul prossimo 1 novembre.
Sul secondario, acquisti sui titoli governativi italiani con il rendimento del Btp decennale in netta correzione sotto l’1,9%: venerdi’ sera l’agenzia Standard&poor’s ha alzato a “BBB” il rating italiano di lungo termine con outlook stabile e ha stimato una crescita dell’economia dell’1,4% nell’anno in corso. Lo spread con il bund chiude a 147 punti base.
Madrid balza: governo toglie autonomia a Catalogna
In netto rialzo alla Borsa di Madrid, dopo che sabato il governo centrale ha deciso di togliere l’autonomia alla Catalogna. L’iBex35 ha chiuso le contrattazioni in rialzo del 2,4%. Venerdì i partiti indipendendisti catalani hanno votato una risoluzione per dichiarare l’indipendenza della Catalogna dalla Spagna e la nascita della Repubblica catalana. Quasi contemporaneamente il Senato di Madrid ha approvato le misure per autorizzare il governo di Mariano Rajoy ad applicare l’articolo 155 della Costituzione spagnola, che autorizza l’esecutivo a togliere l’autonomia alle regioni, come la Catalogna, cui è riconosciuta. Dopo un consiglio dei ministri straordinario venerdì sera, sabato il governo catalano guidato da Carles Puigdemont è stato destituito e la regione commissariata.
Nel dettaglio, sabato il governo spagnolo ha formalizzato nella Gazzetta ufficiale la rimozione del presidente della Catalogna e del Governo locale, lo scioglimento del Parlamento di Barcellona, la convocazione di elezioni il 21 dicembre e il licenziamento in massa di oltre 150 alti funzionari catalani. Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha assunto competenze e poteri di Puigdemont, e li ha delegati alla vicepremier Soraya Saenz de Santamaria. Nel frattempo, questa mattina è stato pubblicato il dato sul Pil spagnolo del terzo trimestre. Secondo la stima preliminare nel periodo luglio-settembre il Pil è cresciuto dello 0,8%, in linea con le previsioni del governo. L’andamento dei prezzi al consumo, invece, ha leggermente rallentato a ottobre, all’1,7% su anno contro l’1,8% di settembre, a causa dei prezzi dei carburanti.
St al top dal 2004 grazie ai record del Nasdaq e all’iPhone X
Stmicroelectronics chiude in forte rialzo in Borsa in scia ai nuovi record del comparto tecnologico americano quotato con il Nasdaq che ha vissuto venerdi’ la migliore seduta (+2,2%) dal 2002 e le trimestrali a spingere i big del comparto come Amazon, Microsoft e Alphabet. Le azioni del gruppo dei chip italo-francese stanno allungando il rally recente che ha visto le quotazioni salire del 23% in sette sedute e i prezzi hanno raggiunto i massimi dal 2004. In una intervista pubblicata, il ceo Bozotti ha sottolineato che i driver di crescita del dell’azienda saranno l’automotive, con l’aumento dei chip nelle auto legati ai sistemi di guida sicura e all’auto elettrica, e gli smartphone in particolare con la diffusione di sistemi di pagamento attraverso il mobile. Sul fronte degli smartphone comunque gli operatori aspettano le indicazioni che arriveranno con la trimestrale Apple di giovedi’ dopo che un portavoce del gruppo di Cupertino ha fatto dichiarato che i pre-ordini per il nuovo i-Phone X, di cui St fornisce alcune componenti, sono a livelli altissimi.
Si difende Banco Bpm, Unicredit sottotono
Sul Ftse Mib in luce anche Banco Bpm per l’avvicinarsi, secondo le indiscrezioni, dell’accordo di partnership nelle polizze assicurativi con Cattolica Ass. E’ complessivamente positiva la performance del settore bancario: oltre a Banco Bpm e Mediobanca, salgono Banca Pop Er, Ubi Banca e Intesa Sanpaolo. Sottotono invece Unicredit : secondo indiscrezioni la Bce avrebbe chiesto all’istituto chiarimenti sulla maxi-operazione di vendita dei crediti problematici a Pimco e Fortress. Nel resto d’Europa, scivolano i titoli dell’alimentare e della chimica-farmaceutica, bene auto e energia.
Germania: inflazione più debole delle attese
L’inflazione tedesca ha rallentato a ottobre all’1,6% su anno contro l’1,8% a settembre, secondo i dati preliminari di Destatis. Su base congiunturale i prezzi sono rimasti invariati. Si tratta di dati inferiori alle attese. Nelle previsioni invece le vendite al dettaglio tedesche: le statistiche diffuse questa mattina e relative al mese di settembre indicano un incremento dello 0,5% congiunturale.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)