Ilva, Ue apre indagine su acquisizione da parte di ArcelorMittal
La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita per valutare il progetto di acquisizione di Ilva da parte di ArcelorMittal alla luce del regolamento Ue sulle concentrazioni. La Commissione teme, infatti, che l’operazione possa limitare la concorrenza sul mercato dei prodotti piatti di acciaio al carbonio. In particolare, i clienti, soprattutto in Europa meridionale, potrebbero essere esposti a un aumento dei prezzi.
“L’acciaio è un fattore di produzione essenziale per numerosi prodotti che utilizziamo nella nostra vita quotidiana e le industrie che dipendono dall’acciaio danno lavoro a più di 30 milioni di persone in Europa. Per poter competere sui mercati globali, le industrie europee devono poter acquistare l’acciaio a prezzi competitivi. È per questo motivo che studieremo scrupolosamente l’impatto del progetto di ArcelorMittal di acquistare Ilva sull’effettiva concorrenza sui mercati dell’acciaio”, ha spiegato la commissaria alla concorrenza, Margrethe Vestager.
Sotto indagine, in particolare, i prodotti piatti di acciaio al carbonio laminati a caldo, laminati a freddo e zincati. Tra i clienti potenzialmente penalizzati ci sono numerose società, molte delle quali piccole e medie imprese di diversi settori, dall’edilizia all’industria automobilistica, alla produzione di elettrodomestici o di tubature. Molte di queste industrie subiscono la concorrenza dei prodotti importati nello spazio economico europeo o esportano i loro prodotti al di fuori dell’Europa e sono esposte alla concorrenza mondiale.
La Commissione valuteraà inoltre se l’operazione possa incidere sull’offerta e sui prezzi di altri prodotti, come l’acciaio a rivestimento metallico utilizzato per gli imballaggi.
L’operazione di fusione era stata notificata alla Commissione il 21 settembre scorso. Il 19 ottobre ArcelorMittal ha presentato una serie di impegni per rispondere ad alcune delle riserve preliminari della Commissione, la quale tuttavia non li ha ritenuti sufficienti a fugare i seri dubbi sulla compatibilità dell’operazione con il regolamento Ue sulle concentrazioni e non li ha quindi sottoposti a verifica di mercato. Bruxelles ha ora 90 giorni lavorativi, quindi fino al 23 marzo 2018, per adottare una decisione. L’avvio di un’indagine approfondita non pregiudica l’esito del procedimento.
ArcelorMittal: “Dialogo con Ue per avere l’ok” – ArcelorMittal “è pronta a proseguire il dialogo con i Commissari al fine di raggiungere un’approvazione per questa transazione il più rapidamente possibile”. Lo afferma l’azienda in relazione all’apertura dell’indagine Ue. ArcelorMittal, “continuerà a lavorare in stretto contatto e in modo costruttivo con l’Ue per spiegare le dinamiche dell’industria dell’acciaio, le basi che sono state all’origine della proposta di acquisizione ed i benefici che ne deriveranno”.
TGCOM