Telefoni cellulari e rischio di cancro, qual è la verità?
Falsi miti e ragionevoli dubbi: 20 anni di ricerche
Dopo circa 20 anni di studi, in pratica, gli esperti hanno raccolto poche evidenze: i campi elettromagnetici sono stati inseriti nell’elenco dei «possibili cancerogeni», ma la maggior parte degli studi non ha dimostrato il nesso di causa-effetto tra telefonini e tumori. E, d’altro canto, non è stato registrato un aumento dei casi di tumore al cervello da quando i telefonini sono in commercio. Non è però raro che si crei confusione su cosa può provocare un tumore: esistono teorie oggi superate che continuano a tornare «a galla» e numerosi «falsi miti» duri a morire nonostante la scienza abbia ampiamente dimostrato che si tratta di bufale prive di ogni fondamento.E poi ci sono delle domande ricorrenti, dubbi che nascono dal «sentito dire» o che hanno un fondamento, per i quali esiste una risposta provvisoria o definitiva, che però non sempre viene fornita in modo chiaro.E’ il caso del legame fra pericolosità dei telefonini e cancro al cervello. Dove sta la verità? E a che punto è la scienza con le sue risposte?Lo abbiamo chiesto a Ettore Beghi, capo del Laboratorio Malattie Neurologiche all’IRCCS – Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano.«L’associazione tra l’uso dei telefoni cellulari e l’insorgenza di tumori cerebrali è stata oggetto di numerosi studi sia nell’uomo che negli animali da esperimento – spiega Beghi -. Ne sarebbero responsabili gli effetti dei campi elettromagnetici a radiofrequenza sul sistema immunitario, sull’espressione dei geni e delle proteine, sulle funzioni e sul metabolismo delle cellule. Questi meccanismi sono stati confermati, ma solo parzialmente, negli animali esposti a radiofrequenze per periodi prolungati. Inoltre, studi nell’uomo hanno prodotto risultati contrastanti, in larga parte attribuibili alle diversità dei soggetti esaminati, alla rarità di alcuni tumori e alle diverse tecniche di valutazione del rischio.Bisogna poi considerare che gli studi di qualità più elevata riguardanti gli esseri umani non avrebbero confermato l’associazione.
I rischi
Alcune osservazioni sono tuttavia di particolare rilievo:
1. L’aumento del rischio in soggetti che abbiano fatto uso intensivo dei telefoni cellulari per almeno 5 anni
2. L’insorgenza del tumore nel lato di maggiore esposizione
3. Una prolungata vicinanza del telefono al corpo.
C’è poi da considerare, tra i tumori, la maggior incidenza riscontrata di gliomi o di neurinomi dell’acustico. L’insieme dei dati scientifici ha così indotto l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ad affermare che le evidenze a sostegno dell’induzione di tumori nell’uomo da parte dei telefoni cellulari sono limitate. Ogni allarmismo deve essere pertanto evitato. Tuttavia, un ragionevole sospetto non va escluso e, per questo motivo, è auspicabile l’esecuzione di uno studio su di un ampio campione di soggetti nei quali l’esposizione ai telefoni cellulari sia monitorata nel tempo e correlata all’eventuale insorgenza di tumori cerebrali. Nel frattempo, raccomanderei di evitare telefonate lunghe o inutili, ed incoraggerei l’uso di auricolari e la collocazione del telefono lontano dal corpo quando non se ne faccia uso.
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