Mediaset protagonista a Milano, euro ritorna sopra quota 1,19 dollari
–di E. Micheli e C.Poggi
Chiusura in lieve rialzo per le principali piazze europee (con la sola eccezione di Londra) al termine di una giornata, che sulla scia degli Stati Uniti, ha visto l’avvio ufficiale della stagione dello shopping natalizio con le grandi promozioni del Black Friday. A trainare il listino milanese, che ha chiuso a +0,08%, sono stati soprattutto i titoli bancari che hanno messo a segno importanti rialzi sull’ipotesi che il Parlamento europeo stia valutando una norma da introdurre nelle nuove direttive sul capitale che agevolerebbe le cessioni di Npl riducendone significativamente gli impatti negativi sui requisiti patrimoniali. Su questo scenario, Banco Bpm ha guadagnato il 4,81%, Bper Banca il 5,86% e Ubi Banca il 2,51%. In rialzo anche UniCredit (+1,48%) mentre Intesa Sanpaolo ha chiuso con un marginale +0,07%. Fra le altre blue chips balzo del 4,10% per Mediaset sulla scommessa che nel giro dei prossimi giorni la società firmi un accordo con Tim-Canal Plus per fornire contenuti. Secondo indiscrezioni si tratterebbe di un contratto da circa 600 milioni da spalmare in sei anni.
Mediaset e Telecom sotto la lente
A Piazza Affari Telecom Italia ha terminato invariata, dopo essere stata in deciso rialzo, mentre il mercato si interroga sul futuro della compagnia che potrebbe decidere di scorporare la rete, che secondo le valutazioni di Mediobanca vale almeno 15 miliardi di euro. L’argomento verrà analizzato nel consiglio di amministrazione del prossimo 5 dicembre.
Grandi protagoniste della giornata le Mediaset, in vista di un accordo con la joint venture Telecom-Canal Plus per la cessione dei contenuti televisivi. Accordo che potrebbe essere il preludio a una pax tra Fininvest e Vivendi, dopo la guerra iniziata a seguito del mancato acquisto da parte del gruppo francese di Premium. Intanto è scattato il conto alla rovescia per la data del 19 dicembre, quando in Tribunale si terrà la prima udienza sul tema.
Banche chiudono in deciso rialzo, piace nuova bozza di legge su Npl
il settore bancario ha chiuso in deciso rialzo Ubi Banca , Banco Bpm e e Banca Pop Er a guidare il gruppo. I titoli hanno beneficiato delle ipotesi che il Parlamento europeo stia lavorando ad una bozza della nuova direttiva bancaria che sterilizza in automatico gli effetti contabili nei bilanci di maxi cessioni di crediti deteriorati. Il tema non è di secondaria importanza perché le grandi manovre di vendita a sconto di Npl vanno a incidere sulla serie storica della loss given default, la stima di perdita in caso di insolvenza del debitore, e costringono le banche a dotarsi di ulteriore capitale di vigilanza. In più, dopo il Parlamento europeo, anche gli esperti del Consiglio Ue avrebbero bocciato la legittimità delle proposte della vigilanza Bce sugli Npl
Carige perde ancora quota, bene Mps
Fuori dal paniere principale Banca Carige dopo una seduta altalenante ha chiuso a -1.85% mentre va avanti l’aumento di capitale.. Bene invece Banca Mps che ha guadagnato l’1,43% all’indomani delle indicazioni fornite dall’ad, Marco Morelli in audizione alla Commissione di inchiesta sulle banche. Il manager ha ammesso che «La ripresa della banca, il ritorno ad una redditivita’ sostenibile e il recupero delle quote di mercato non si possono materializzare in breve tempo ma richiederanno diversi esercizi», ma ha comunque dichiarato che «al 30 settembre scorso sono stati recuperati 11 miliardi in termini di raccolta».
Euro torna sopra 1,19 dollari
Sul fronte dei cambi, l’euro torna sopra quota 1,19 a 1,1940 dollari e 133,16 yen, mentre il dollaro-yen si attesta a 111,48. Il cambio dollaro-yen è pari a 111,52. Il petrolio infine continua a salire a pochi giorni dalla nuova riunione dell’Opec a Vienna il 30 novembre che potrebbe gettare le basi per estendere i tagli alla produzione decisi lo scorso anno: il wti, contratto con consegna a gennaio, guadagna l’1,22% attestandosi a 58,73 dollari al barile.a.
Chiusura in rialzo per lo spread tra BTp e Bund a 149 punti
Il differenziale di rendimento tra il decennale italiano benchmark (Isin
IT0005274805) e il pari scadenza tedesco si attesta nel
finale a 149 punti base, sei in più dei 143 dell’ultimo riferimento. Il rendimento dei decennali italiani chiude sopra quota 1,8%, all’1,86%, dall’1,78% della vigilia.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)