La Raggi apre le porte dei romani: “Mille euro al mese a chi accoglie migranti”

La situazione è ormai al collasso. Virginia Raggi e compagni pentastellati stanno mettendo a punto un piano d’emergenza per spargere gli immigrati, già presenti a Roma, in tutti i Municipi della Capitale.

Come spiega il Messaggero, i centri di accoglienza al Tiburtino III e a Tor Bella Monaca verrebbero, gradualmente, svuotati “portando per la prima volta gli Sprar (le strutture per i richiedenti asilo) anche ad Acilia (nel complicato X Municipio, quello di Ostia) e a Ottavia nel territorio del XIV”. Non solo. In una intervista sempre al Messaggero l’assessore ai Servizi sociali Laura Baldassarre ha annunciato che “le famiglie romane, che potranno ospitare i migranti, avranno mille euro al mese”.

Da mesi la convinvenza è sempre più difficili. La cronaca è stata segnata da rivolte, sit in e scontri. Da una parte e dall’altra: residenti che non ne possono più di convivere con svariate decine di immigrati e richiedenti asilo che chiedono sempre più diritti. A Roma i posti dovrebbero essere circa 1900 ma è in arrivo un nuovo bando per ottocento persone. Nel prossimo biennio i centri del Tiburtino III e di Tor Bella Monaca saranno “alleggeriti” di 163 unità. Gli stranieri verranno spostati nel X e nel XIV municipio: trentasette di questi verranno portati in uno Sprar che si trova a meno di un chilometro dalla casa della Raggi. Sulla base del piano, che oggi il Messaggero ha pubblicato in esclusiva, emerge il tentativo dell’amministrazione grillina di “distribuire l’accoglienza con modalità più diffusa”. Da qui l’idea di creare una sorta di cabina di regia con municipi e dipartimento delle Politiche sociali per superare i conflitti sociali che infiammano le periferie della Capitale.

Il progetto della Giunta Raggi mira a convolgere anche i romani. Anche loro potranno, infatti, ospitare i richiedenti asilo. L’assessore Baldassarre ha mutuato il modello dai Paesi del Nord Europa. “Lì funziona…”, assicura. Chi deciderà di accogliere un immigrato, otterrà mille euro al mese. È l’equivalente dei 35 euro al giorno versati alle associazioni che assistono gli stranieri. “Puntiamo su un’ accoglienza diffusa e di qualità, con associazioni e università, per arrivare all’inclusione”, spiega al Messaggero.

IL GIORNALE

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