Powell spinge il dollaro. Bene i listini Ue, Milano chiude a +0,5%

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Le Borse europee si riprendono dalla falsa partenza della settimana e rialzano la testa complice anche il dietrofront dell’euro, in particolare dopo le dichiarazioni davanti al Congresso del prossimo presidente della Federal Reserve Jerome Powell. Il successore di Janet Yellen ha parlato di economia Usa forte e di condizioni favorevoli alla conferma dell’atteso rialzo dei tassi a dicembre. Sulla scia di queste posizioni e di un giudizio di inadeguatezza nel lungo termine dell’attuale politica monetaria troppo espansiva, il cambio euro/dollaro, ieri nettamente sopra 1,19, è scivolato fino a 1,1864 segnando 1,1873 (1,1892 stamattina) alla chiusura dei listini azionari continentali.

Questi ultimi hanno chiuso tutti in positivo con Londra, trainata da Royal Dutch Shell e soprattutto dal calo della sterlina, al rimbalzo di circa un punto percentuale dopo tre correzioni consecutive di fila e Madrid ancora tra le migliori. Piazza Affari è salita dello 0,52% nel Ftse Mib. Italgas (+2,5%) capofila delle big milanesi grazie all’ottimismo di Goldman Sachs sulle prospettive del titolo. Vivace Mediaset (+2,1%). Male Telecom Italia( -0,6%) con il mercato ancora disorientato sul tema dei progetti per la rete di linea fissa. Giù, anche Leonardo, Fca e Cnh. E’ proseguita la correzione del prezzo del petrolio: gli operatori sono attenti a cogliere ogni indicazioni sulla possibilità di una conferma o di un rafforzamento dell’accordo sui tetti produttivi tra gli esportatori Opec e non Opec in vista del vertice di Vienna di giovedì. Il Wti è rimasto sotto i 58 dollari al barile, il Brent è sceso in area 63,58 dollari al barile.

Utility sotto i riflettori: +3,6% Acea dopo piano al 2022
Protagoniste sul Ftse Mib le utility ma anche molti gruppi bancari, mentre in Europa gli acquisti hanno premiato innanzi tutto le società dell’energia. A Milano, oltre a Italgas, nei servizi di pubblica utilità ha guadagnato l’1,5% Enel, supportata dalle valutazioni degli analisti di Hsbc, ed è salita dell’1,2% A2a con il progetto della multiutility lombarda, che coinvolge Acsm-Agam, che continua ad avanzare. Fuori dal Ftse Mib riflettori puntati su Acea nel giorno della presentazione del piano industriale al 2022: le azioni del gruppo romano sono salite del 3,6%. Il piano prevede tre miliardi di investimenti infrastrutturali di cui 400 milioni legati a progetti di innovazione tecnologica e crescita media annua dell’Ebitda pari al 6% con raggiungimento di un miliardo di euro al 2020 e superamento di 1,1 miliardi di euro al 2022. Il miglior titolo di Piazza Affari è stata AsRoma (+15%) seguito da Landi Renzo(+9%) che ieri ha annunciato un accordo strategico di aggregazione con Clean Energy Compression.

L’ad Genish frena su scorporo rete, Telecom Italia in rosso

L’ad Amos Genish frena nuovamente sullo scorporo della rete e Telecom Italia ha pagato pegno in Borsa. Ieri, al primo incontro con i sindacati, il numero uno del gruppo tlc ha sottolineato che sul dossier ci sono molte pressioni ma che in ogni caso lo spin off non è necessario. Per Equita il senso delle parole di Genish è chiaro: la rete è strategica e Tim intende verificare la posizione del regolatore (che è atteso completare l’analisi di mercato entro giugno) e chiedere contropartite sul fronte regolatorio in cambio di eventuali e ulteriori passi verso la separazione. A questo punto, il cda previsto per il 5 dicembre esaminerà pro e contro dei diversi scenari, ma non sono attese decisioni nel merito. Genish ha anche confermato alle rappresentanze sindacali che l’azienda raggiungerà i target di riduzione del debito (a 2.7 volte il mol a fine 2018) senza vendere asset (nè Tim Brasil nè la rete).

Usa:Powell, economia forte, normalizzare tassi

Intanto a Wall Street hanno guardato soprattutto alla Federal Reserve mentre gli indici aggiornavano nuovamente i rispettivi record (segui qui il Dow Jones, l’S&P500 e il Nasdaq). Sono stati due gli spunti odierni. Il primo è la testimonianza al Congresso dell’uomo scelto da Donald Trump per diventare il successore di Janet Yellen alla guida della Fed: Jerome Powell ha parlato di una economia americana forte che permetterà di normalizzare la politica monetaria americana. A questo proposito lo stesso Powell non ha escluso un rialzo dei tassi Usa a dicembre come atteso dal mercato. Intanto i fari sono puntati anche sul Senato, dove giovedì si voterà la bozza di riforma fiscale messa a punto dai repubblicani; si va ancora alla ricerca di voti per garantire l’approvazione di un testo che poi dovrebbe essere uniformato a quello già approvato dal Gop alla Camera; solo dopo potrà arrivare sulla scrivania del presidente Usa. I retailer restano un settore monitorato all’indomani del Cyber Monday, la giornata di sconti online che ieri ha registrato vendite in rialzo annuo del 16,8% a 6,59 miliardi, record storico. A novembre la fiducia dei consumatori americani è aumentata oltre le previsioni attestandosi a 129,5 punti rispetto ai 126,2 punti del mese di ottobre. In crescita anche l’indice dell’attività manifatturiera di novembre misurata dalla Federal Reserve di Richmond.

Londra la migliore (+1%) sfrutta flessione della sterlina

Tra i bancari, Banco Bpm (+1,4%) si e’ riscattata mentre Mediobanca (+1,2%) e’ salita dopo aver concluso, insieme a Cerberus, l’acquisto da Unicredit di un portafoglio di crediti problematici per 715 milioni di euro lordi. Ancora giu’ il Credito Valtellinese (-4%) mentre Banca Carige ha perso un altro 1,9% nelle azioni ordinarie. Nell’ultimo giorno utile per gli azionisti retail per dare indicazioni sulla volontà di esercitare i propri diritti di opzione, i diritti stessi sono crollati di un altro 46% a 0,008 euro. I diritti saranno negoziabili ancora per due sedute: dall’inizio dell’aumento questi titoli hanno perso il 94% complessivo. Nel resto d’Europa, Londra ha guadagnato l’1,04% grazie anche a una sterlina in netta flessione (a 1,3229 dollari per un pound e a 0,8976 pound per un euro), Madrid lo 0,81%. Rialzo intorno a mezzo punto percentuale per Parigi (+0,57%) e Francoforte (+0,46%).

Ancora giù i rendimenti, Bot in asta ai minimi storici

Nuovo minimo storico per il rendimento dei BoT semestrali nell’asta di oggi. Nel dettaglio, il Tesoro ha assegnato 5,5 miliardi di buoni scadenza 31 maggio 2018 con un rendimento pari a -0,436%, in calo di 4 punti base rispetto al precedente record del mese scorso. Forte anche la domanda che ha superato i 10,2 miliardi per un rapporto di copertura di 1,86.

BTp: spread con Bund in chiusura a 143 punti base, rendimento all’1,78%
Chiusura sostanzialmente stabile per lo spread tra BTp e Bund: il differenziale di rendimento tra il decennale italiano benchmark (Isin IT0005274805) e il pari scadenza tedesco termina una seduta poco movimentata a 143 punti base, un punto in meno rispetto alla chiusura di ieri. Il rendimento dei decennali italiani prosegue il trend in lieve calo all’1,78 per cento.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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