Case occupate, c’è la sentenza: “Lo Stato sgomberi o risarcisca”
Arriva una sentenza che prova a mettere la parola fine alle occupazioni.
Lo fa obbligando lo Stato a far rispettare la legge sgomberando i palazzi occupati. Se non lo fa, sarà chiamato a risponderne in prima persona risarcindo economicamente i proprietari. A deciderlo, come raccontato oggi da Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, sono stati i giudici del Tribunale civile di Roma che hanno condannato il Viminale a sborsare oltre 260mila euro mensili a una società proprietaria di uno stabile nella Capitale che non può essere usato perché, dal 6 aprile del 2013, ben 350 persone lo hanno occupato abusivamente.
La sentenza risale allo scorso 9 novembre. E in Confedilizia già guardano a questa decisione come un precedente importante per far rispettare la legge laddove non viene fatto. “Ora – commenta al Corriere della Sera il presidente dell’associazione, Giorgio Spaziani Testa – la politica deve intervenire”. I giudici romani hanno, infatti, riconosciuto ai proprietari il rimborso dei danni subiti “a partire dal momento in cui la magistratura aveva ordinato il sequestro preventivo che però non è stato eseguito”. Non solo. Il ministero dell’Interno dovrà andare avanti a pagare “fino a che lo stabile non sarà completamente libero”.
Nella sentenza il Tribunale civile della Capitale pone l’accento sulla necessità di “tutelare giuridicamente la pretesa dell’individuo proprietario dell’immobile a non essere ulteriormente pregiudicato dalla commissione del reato”. “Le forze di polizia – si legge ancora – divengono vincolate, nell’attività di tutela dell’ ordine pubblico e della pubblica sicurezza e del rispetto delle leggi, e in particolare nella tutela della legalità, a intervenire nell’ interesse del singolo”. Per i giudici romani spetta, dunque, al Viminale “l’obbligo giuridico di impedire” le occupazione e, soprattutto, di “adottare in un lasso di tempo favorevole le misure necessarie per porre ad essa fine”.
IL GIORNALE