Europa fredda in attesa della Fed, a Milano realizzi sulle banche
–di A. Fontana e P. Paronetto
Prima seduta della settimana priva di spunti per le Borse europee, che terminano la giornata in lieve calo (qui l’andamento degli indici) con l’eccezione positiva di Londra. Gli investitori aspettano gli appuntamenti con le banche centrali, a partire dall’esito del vertice Fed in calendario martedì e mercoledì. A Piazza Affari, il FTSE MIB ha così chiuso a -0,36%, depresso dai realizzi sui titoli bancari, premiati la scorsa settimana dall’accordo definitivo sulle regole di Basilea. Poco mossa anche Wall Street dopo l’esplosione che si è verificata vicino a uno degli hub di trasporto più trafficati di New York City. Reduci da tre settimane di fila in rialzo, gli indici newyorchesi si mantengono ora vicini alla parità.
Sul listino milanese hanno perso terreno Finecobank (-2,07%), Unicredit (-2,06%) e Banco Bpm (-1,68%). Sotto i riflettori Leonardo – Finmeccanica, in rialzo per tutta la seduta grazie alle nuove commesse ottenute e al giudizio degli analisti di Goldman Sachs. Nelle ultime battute, tuttavia, il titolo ha registrato un brusca frenata, chiudendo a +0,1 per cento. Positivi anche altri big industriali com Tenaris (+2,76%) e Saipem (+2,52%).
Sul lato macro occhi puntati a metà settimana sull’inflazione Usa di novembre. «Da monitorare (giovedì,ndr) anche la riunione del Consiglio UE che discuterà principalmente di Brexit, dopo l’accordo preliminare tra la May e Juncker – evidenziano gli analisti di Mps Capital Services – Una valutazione positiva dell’accordo darebbe avvio alla fase due dei negoziati, che interesserano anche gli scambi commerciali».
Su Milano il freno di banche e utility
Per quanto riguarda Leonardo – Finmeccanica, è di ieri l’annuncio del contratto da 5 miliardi di sterline siglato tra il consorzio Eurofighter Typhoon, di cui fa parte il gruppo italiano, e il ministero della Difesa del Qatar per 24 velivoli e i relativi servizi di supporto e addestramento: le azioni dell’ex Finmeccanica salgono del 2,9% e sono sostenute anche dalla decisione degli analisti di Goldman Sachs di assegnare una raccomandazione “Buy” al titolo ritenuto uno dei meno cari nel settore Aerospazio&Difesa. Nel pomeriggio, inoltre, il gruppo ha
annunciato nuovi ordini per l’elicottero bimotore intermedio AW139 destinato a missioni di pubblica utilità e sicurezza in Italia. Si tratta di otto unità che sono valutate circa 112 milioni di euro. In evidenzaTenaris dopo le statistiche settimanali sull’attività di trivellazione in Nord America: il numero delle trivelle petrolifere attive negli Stati Uniti è salito per la terza settimana consecutiva. Stando al rapporto pubblicato ogni venerdì dal gruppo di servizi petroliferi Baker Hughes, i pozzi hanno registrato un aumento di 2 unita’ a 751. Il dato resta lontanissimo dal picco di 1.609 toccato a ottobre del 2014, ma e’ al di sopra del minimo toccato nel 2009 a 179 trivelle attive.
Ha chiuso in rialzo dopo aver trascorso gran parte della giornata sotto la parità Mediaset: in una intervista odierna al Corriere della Sera, l’a.d. Pier Silvio Berlusconi è ancora molto cauto sul nodo del possibile compromesso con Vivendi che invece le indiscrezioni delle ultime settimane davano come ormai in arrivo. Scivolano le banche e le utility, che avevano chiuso le ultime sedute in buon rialzo, mentre prosegue la risalita di Telecom Italia e quella di Fiat Chrysler.
Salini Impregilo spinta da contratti per 490 milioni di dollari
Brillante Salini Impregilo che si è aggiudicata contratti per un valore complessivo di 490 milioni di dollari in Oman, Abu Dhabi e negli Stati Uniti, rafforzando il posizionamento del Gruppo a livello globale nella realizzazione di grandi infrastrutture complesse, e la sua leadership nei settori acqua e trasporti. Salini Impregilo entra nel mercato dell’Oman con Fisia Italimpianti, societa’ del Gruppo, aggiudicandosi un contratto del valore di 100 milioni di dollari per un impianto di dissalazione da realizzare in joint venture con la societa’ Abengoa.
Ad Abu Dhabi il gruppo ha ottenuto un contratto del valore di 200 milioni
di dollari per la progettazione e la realizzazione di un collegamento stradale attraverso due isole di Abu Dhabi.
Euro torna a quota 1,18 dollari
Sul mercato dei cambi, l’euro torna sopra quota 1,18 dollari ed è indicato a 1,1802 da 1,1773 venerdì in chiusura. La moneta unica vale anche 133,78 yen (133,59), mentre il rapporto dollaro/yen è a 113,37 (113,47). Quanto alla sterlina, sotto i riflettori dopo il primo accordo sulla Brexit, si indebolisce a 0,8831 per un euro (0,8789) e a 1,3362 dollari (1,3394). In rialzo, infine, il prezzo del petrolio: il future gennaio sul Wti sale dello 0,59% a 57,7 dollari al barile mentre la consegna febbraio sul Brent guadagna l’1,64% a 64,44 dollari.
Spread in lieve rialzo a 137 punti base, stabile il rendimento dei BTp
Sul mercato secondario dei titoli di Stato, chiude in lieve rialzo lo spread BTp-Bundin una giornata con pochi spunti. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si è attestato a 137 punti base in chiusura, rispetto ai 136 di venerdì scorso, restando così sui livelli minimi dell’anno. Fermo all’1,66% il rendimento dei decennali italiani.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)