Bankitalia non cambia le pedine: Clemente resta all’Uif, Barbagallo verso la conferma

MILANO – Il risiko delle nomine ai vertici delle strutture di Banca d’Italia può attendere. Alla guida dell’Unità di informazione finanziaria di Via Nazionale resterà Claudio Clemente, in scadenza alla fine di questo mese. La nomina è stata decisa dal direttorio della Banca d’Italia, su proposta del governatore Ignazio Visco e ha effetto dal 2 gennaio 2018. La Uif è l’autorità, costituita presso la Banca d’Italia, incaricata di acquisire i flussi finanziari e le informazioni riguardanti ipotesi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo principalmente attraverso le segnalazioni di operazioni sospette trasmesse da intermediari finanziari, professionisti e altri operatori.

Come ricostruito da Repubblica in edicola, un suo possibile addio avrebbe potuto lasciare spazio all’attuale reponsabile della vigilanza Carmelo Barbagallo, bersaglio principale degli utlimi attacchi diretti verso Palazzo Koch, accusata dai suoi detrattori di non avere sorvegliato correttamente e tempestivamente gli istituti finiti in crisi in questi anni, dalle quattro banche poste in procedura di risoluzione, alle due venete salvate in extremis dal governo attraverso Intesa Sanpaolo.

La riconferma di Clemente blocca così il ricambio e l’addio di Barbagallo alla Vigilanza. Un promozione dal sapore di punizione, che rischiava di sembrare un’implicita ammissione di colpa per le condotte di Bankitalia degli ultimi anni. Reponsabilità che Via Nazionale, anche oggi con l’audizione dello stesso Barbagallo in commissione banche, continua invece a respingere.

REP.IT

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