Israele risponde a Hezbollah: se attaccate distruggiamo il Libano

giordano stabile
inviato a beirut
 

Israele risponde alla mobilitazione sciita “per la liberazione di Gerusalemme” che ha visto manifestazioni di massa a Dahiyah, il sobborgo meridionale di Beirut. Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, si è unito al fronte delle milizie sciite e si è detto pronto a liberare “tutta la Palestina”. Proclami che seguono quelli del capo dei Pasdaran Suleimani, che ha lanciato un fronte “per Gerusalemme” e ha chiamato i capi delle Brigate Qassam (Hamas) e Al-Quds (Cisgiordania) per promettergli aiuti nella “loro battaglia”.

 “Tornerà all’età della pietra”

La risposta di Israele è arrivata in una intervista del ministro dell’Intelligence Yisrael Katz al giornale online saudita “Elaph News”. Se Hezbollah dovesse attaccare lo Stato ebraico, ha avvertito, questa volta “tutto il Libano sarà un bersaglio”. La guerra del 2006, ha continuato, “al confronto sembrerà un picnic, il Libano tornerà all’età della pietra”. Katz ha aggiunto che l’aviazione è pronta a colpire le “fabbriche di missili iraniane” sul territorio libanese, come ha già fatto più volte in Siria.

 

Invito al principe Bin Salman

Katz ha anche invitato apertamente in Israele il principe ereditario Mohammed bin Salman, che ha già visitato in incognito lo Stato ebraico lo scorso settembre e incontrato altissimi esponenti del governo. Bin Salman è incaricato di elaborare un nuovo piano di pace Israele-palestinesi, che dovrebbe superare anche il nodo di Gerusalemme, rivendicata come capitale da entrambe le parti.

LA STAMPA

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