Expo, sindaco Sala accusato di concorso in abuso ufficio. I legali: “Persecuzione della Procura generale”
l sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che andrà a processo per l’accusa di falso, per il quale ha chiesto il giudizio immediato, è da poche ore indagato anche per concorso in abuso d’ufficio per la vicenda del capitolo ‘verde’ dell’appalto per la Piastra dei Servizi di Expo, ovvero la fornitura di seimila alberi per il sito espositivo. “Questa iniziativa della Procura generale di Milano si pone in evidente contraddizione con i giudizi che Anac, avvocatura dello Stato e la stessa Procura della Repubblica di Milano hanno precedentemente formulato, apparendo anomala al punto da sembrare persecutoria”, dicono gli avvocati del sindaco, Salvatore Scuto e Stefano Nespor, per i quali questa l’inchiesta milanese “è un’iniziativa che offre una ulteriore dimostrazione delle difficoltà e degli ostacoli che, in questo Paese, incontra chiunque si trovi ad eseguire, nel rispetto della legge e in un tempo definito, un importante progetto pubblico, facendo affidamento sulle valutazioni delle Autorità dello Stato competenti” e “per porre fine a questo ormai pluriennale tentativo della Procura generale di individuare delle ipotesi di reato nell’attività” dell’ex amministratore delegato era stato appunto chiesto di saltare l’udienza preliminare.
L’originaria accusa per questo capitolo dell’inchiesta era di concorso in turbativa d’asta, quindi oggi appare più sfumata, e va detto che l’indagine originaria era stata chiusa con la richiesta di archiviazione da parte degli uffici competenti, ora diretti dal procuratore capo Francesco Greco. Nell’atto di chiusura delle indagini notificato oggi al sindaco Sala, i sostituti procuratori generali Enzo Calia e Massimo Gaballo, incaricati dal procuratore generale Roberto Alfonso, coinvolgono anche l’ex manager Expo Angelo Paris. In sostanza, secondo questa prospettiva, all’allora commissario di Expo Sala viene contestato di avere assegnato la fornitura degli alberi attraverso un affidamento diretto, quando avrebbe dovuto farlo attraverso una gara. Ma c’era il tempo per farlo? Questa è la domanda che la procura generale non si pone.
Expo, Sala su richiesta rinvio a giudizio: “Sereno: continuerò a fare il sindaco a lungo”
Il sindaco milanese non è più accusato di avere scorporato dalla gara principale della Piastra la parte sugli alberi su pressione dei politici lombardi per agevolare i vivaisti della regione. Domani si aprirà comunque l’udienza davanti al gup Giovanna Campanile per gli altri coindagati del sindaco, tra cui l’ex manager Expo Paris, l’ex dg Ilspa Rognoni, l’ex presidente della Mantovani spa Piergiorgio Baita, il presidente di Coveco (Consorzio Veneto Cooperativo) Franco Morbiolo e un ex dipendente di Metropolitane Milanesi, Dario Comini. Imputate come enti anche Coveco e la stessa Mantovani. Quest’ultima risulta anche parte offesa come l’impresa Pizzarotti, MM e Expo 2015 spa. Le accuse, a vario titolo, in questo filone sono corruzione, turbativa d’asta, rivelazione del segreto d’ufficio, accesso abusivo a sistema informatico e ricettazione.
In questa situazione complessa, i sostituti pg Vincenzo Calia e Massimo Gaballo, dicono fonti di palazzo di giustizia, potrebbero chiedere domani al gup un differimento dell’udienza preliminare, con lo scopo di una riunificazione di tutti i filoni: Sala, che si proclama innocente e voleva dunque un processo rapido, fissato per il 20 febbraio 2018, si ritroverebbe sulla graticola per molto più tempo di quanto sperassero lui e i suoi avvocati.
Tra le reazioni politiche spicca la richiesta di dimissioni di Fratelli d’Italia con il capogruppo in regione Lombardia Riccardo de Corato che dice. “Sala dovrebbe vergognarsi e dimettersi perchè Milano non può avere un sindaco in carica indagato per due reati contro la pubblica amministrazione”. E il M5 Stelle con il candidato presidente per la Regione Lombardia, Dario Violi: “Sono gli stessi fatti giudiziari a smentire le parole di Gori sulla questione morale che esiste nel centro-destra come nel centro-sinistra”.
A difesa del sindaco, tra le altre, le parole dell’assessore Majorino: “Sono convinto del fatto che il sindaco uscirà pulitissimo dalla vicenda giudiziaria che lo sta riguardando. A lui va tutto il mio sostegno. Non ci faremo distrarre e continueremo a lavorare con decisione per il presente e il futuro della città”.
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