Berlusconi: “Serve un piano Marshall per l’Africa o ci sarà un’invasione”

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, all’ingresso della riunione del Partito popolare europeo, prima del vertice dei capi di Stato e di governo, si è soffermato sul tema immigrazione.

“Senza un grande piano Marshall per l’Africa, l’Europa corre il rischio di essere invasa dai sei miliardi di persone che vivono nella miseria”.

“Porteremo una proposta che implicherà anche un grande piano Marshall per l’Africa e altri paesi per far nascere delle economie locali e affinché ne loro stessi territori i cittadini di questi paesi possano trovare lavoro”, ha spiegato ancora Berlusconi. “Se questo non sarò fatto in futuro i sei miliardi di persone che vivono nella miseria e una volta non conoscevano come si vive nel paese del benessere ci invaderanno”. Berlusconi ha fatto sapere di averne già parlato con il presidente russo Vladimir Putin, che condivide questa impostazione, e ha chiesto che il Ppe si attivi nei vari paesi per promuovere questo grande piano per aiutare l’Africa.

“Per quanto riguarda l’immigrazione c’è ancora molto da lavorare”, ha detto Berlusconi. “Polonia, Ungheria e Repubblica ceca hanno addirittura denunciato il sistema delle quote dicendo di non volerle attuare”, ha spiegato Belrusconi: “Il problema dell’immigrazione non trova una soluzione adeguata in ciò che è stato deciso fino adesso, perchè tra l’altro l’attuazione concreta ha visto invece di 98 mila migranti allocati per quote negli altri paesi, soltanto 31 mila migranti quest’anno, 21 mila dalla Grecia e 10 mila dall’Italia”. Per il leader di Forza Italia “il sistema è completamente da rivedere” e occorre “cambiare quello che è stato e è il trattato di Dublino che impone di svolgere tutte le pratiche di riconoscimento e dell’attribuzione o meno dello status di rifugiato al paese di primo approdo dei migranti”.

Il leader di Forza Italia torna poi sull’ipotesi di un governo Gentiloni bis, subito dopo le elezioni, mettendo in chiaro che “per noi c’è la certezza che il centrodestra avrà i numeri per governare”. Ma “nnon c’è alternativa di grande coalizione” in caso di mancata vittoria del centrodestra. “Succederebbe – spiega – quello che è previsto dalla Costituzione, non da me: si andrà a nuove elezioni e il governo in carica rimarrà in carica per l’ordinaria amministrazione. Non ho dato – puntualizza tornando sulle sue parole di ieri, nel corso della presentazione del libro di Bruno Vespa – alcuna interpretazione politica. Non ho mai voluto dire – sottolinea – che noi preferiamo una situazione in cui debba rimanere in carica il governo Gentiloni”.

IL GIORNALE

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