Giava, sisma di magnitudo 6,5: panico, si temono decine di vittime
di RAIMONDO BULTRINI
Poco prima della mezzanotte di ieri un forte terremoto di magnitudo 6,5 ha scosso la più popolosa isola indonesiana di Giava, facendo crollare edifici, ospedali e ucciso un numero ancora imprecisato di persone. Nell’arcipelago circondato dal famigerato Anello di fuoco che provoco’ la tragedia del 2004 le autorità hanno fatto scattare l’allarme tsunami lungo ampie parti della costa, fortunatamente rientrato due ore dopo.
Folle in preda al panico hanno abbandonato gli edifici in molte zone del Paese e la televisione ha mostrato scene di traffico intenso lungo le strade che portano lontano dalle zone marine. Per ora si ha notizia di una sola vittima, un uomo di 62 anni nella regione Ciamis di Giava occidentale, ma i centralini di soccorso hanno registrato segnalazioni di ulteriori morti e feriti nella stessa regione. Il portavoce della National Disaster Mitigation Agency, Sutopo Purwo Nugroho ha detto che numerosi edifici sono crollati o sono stati seriamente danneggiati in diverse città dell’intera grande isola con capitale Giakarta, dove le scosse sono durate oltre 20 secondi e spinto numerosi abitanti di case alte e grattacieli a scendere in strada terrorizzate. Ma una delle città più colpite sarebbe stata Tasikmalaya nella parte occidentale, mentre un ospedale a Banyumas è stato gravemente danneggiato e i pazienti evacuati. E c’è soprattutto una città a 1 km a sud dell’epicentro dalla quale non si hanno notizie: si tratta di Cipatujah.
Secondo l’US Geological Survey il terremoto è partito da una profondità di circa 90 km nell’entroterra, anche se le faglie si trovano generalmente al largo delle coste dove comincio’ lo tsunami che 13 anni fa quasi esatti provoco’ 280mila vittime in tutto il sud e sud est asiatico nel giorno di Santo Stefano.
REP.IT