Bolzano, la Provincia sistema la casa gratis a chi vuole ospitare i migranti
“Hai una casa sfitta da ristrutturare, un piccolo hotel o una pensione in crisi? Nessun problema, la Provincia di Bolzano ristruttura tutto gratuitamente e ti paga anche l’affitto.
Dopo qualche mese il bene ti torna in pieno possesso ma come nuovo: paga il contribuente, affari garantiti. E su tutto decide una persona sola: il Presidente della Provincia”. Basta ospitare i migranti.
La legge della provincia
L’affondo viene da Alessandro Urzì, consigliere della provincia di Bolzano e della regione Trentino Alto Adige. L’esponente del movimento L’ Alto Adige nel Cuore Fratelli d’Italia ha fatto emergere un disegno di legge provinciale approvato dal Consiglio provinciale di Bolzano in cui vengono messi a disposizione circa 5 milioni di euro per di chi si dedicherà all’accoglienza oltre a corsie preferenziali sulle autorizzazioni e i permessi edilizi. E non riguarda solo gli edifici pubblici, ma anche quelli privati. “Basta accogliere i profughi qualche mese per ottenere dalla Provincia la strada spianata sul fronte amministrativo per i permessi edilizi e su quello economico sotto forma di sostegno alla spesa per la ristrutturazione del proprio edificio“, attacca Urzì.
Le ristrutturazioni per i migranti
Come scrive Urzì in un comunicato, giovedì sera il Consiglio ha approvato il ddl 146-17 in cui sono previsti i 5 milioni di euro e una “corsia preferenziale” sui permessi di ristrutturazione per chi decide di mettere a disposizione il proprio immobile, anche solo per qualche mese, in favore dei richiedenti asilo. In sostanza la Provincia ha deciso di pagare la ristrutturazione e l’ affitto agli accoglienti proprietari di immobili. “La Provincia – si legge nella nota – si impegna a rimettere a nuovo queste proprietà, stile alpino e dolomitico, quindi prevedibilmente con tutti i lussi, a spese dell’erario pubblico. Con piena soddisfazione dei proprietari che oltre a potere contare su un affitto alla fine del periodo di concessione si ritroveranno il rudere, il maso, l’appartamento o la pensione cadente rimessa a nuovo. Un affare d’oro, a spese dei contribuenti“.
E infatti il comma 4 dell’articolo 8 del ddl prevede che le autorizzazioni alla trasformazione d’uso, “con o senza interventi edilizi”, vengano estese anche ad “edifici o prefabbricati pubblici o privati messi a disposizione o locati, per una durata massima di quattro anni, alla Provincia autonoma di Bolzano”. A pagare ci pensa Pantalone. “Il contratto di messa a disposizione locazione o affitto – recita infatti l’ art.8 – costituisce il titolo per la trasformazione d’uso e per gli interventi edilizi necessari” e “regola il contenuto dell’ obbligo di ripristino a carico della Provincia in caso di interventi edilizi“.
Decide tutto la provincia
In sostanza, per non rimanere ancorato alle lungaggini burocratiche sulle concessioni edilizie, basta prestare per qualche anno gli immobili alla provincia. “La legge è incredibile – continua Urzì – perché concede per evitare ostacoli, controlli e perdite di tempo, pieni poteri, quasi monarchici, al Presidente della Provincia”. E infatti la legge recita: “L’approvazione del progetto prescinde da qualsiasi parere, concessione, autorizzazione e nulla osta e accerta la conformità degli interventi edilizi alle norme vigenti in materia di prevenzione incendi, igienico sanitari, di sicurezza e statica“. E così, dopo aver concesso la casa ristrutturata per qualche mese ai migranti, i proprietari potrebbero tornarne in possesso e trovarla bella ristrutturata. Senza aver dovuto spendere un euro.
IL GIORNALE