Salvini sfida Berlusconi: “Firmi programma o niente alleanza. E se avrò più voti sarò premier”
Lo ha detto Matteo Salvini ospite di Lucia Annunziata a “1/2 ora in più” su Rai 3.
Così il leader della Lega torna a chiedere chiarezza per l’alleanza del centrodestra. Salvini si è detto scettico sulla possibilità di un vertice del centrodestra prima delle feste e ha detto che incontrerà Berlusconi prima di Natale solo “per gli auguri come buona educazione prevede”.
“Chiedo al centrodestra che ci sia un programma comune. Se Berlusconi non firma? Non c’è alleanza. Se si firma c’è alleanza. Che cosa faccio, vinco le elezioni per poi andare al voto subito dopo?”
Lo ha detto Matteo Salvini ospite di Lucia Annunziata a “1/2 ora in più” su Rai 3.
Così il leader della Lega torna a chiedere chiarezza per l’alleanza del centrodestra. Salvini si è detto scettico sulla possibilità di un vertice del centrodestra prima delle feste e ha detto che incontrerà Berlusconi prima di Natale solo “per gli auguri come buona educazione prevede”.
“Chiedo al centrodestra che ci sia un programma comune. Se Berlusconi non firma? Non c’è alleanza. Se si firma c’è alleanza. Che cosa faccio, vinco le elezioni per poi andare al voto subito dopo?”
Poi ha ribadito: “Chiunque voti Lega ha la certezza che non andremo mai a sostenere governi con il centrosinistra, noi inseriremo anche il vincolo di mandato, chiedo un patto contro gli inciuci. In questa settimana – ha spiegato – sono rimasto deluso dal fatto che Forza Italia non abbia votato il nostro progetto di legge sull’aumento della pena per stupratori e assassini. Va bene essere garantisti ma stiamo parlando di stupratori e assassini”.
Interpellato da Annunziata, Salvini ha detto la sua anche sulla legge Fornero (“Va cancellata in 5 mesi, non in 5 anni, è la prima legge che cancelleremo. Mi ci sono impegnato e mi ci gioco la faccia”), sui rapporti con la Ue (“Occorre spingere per cambiare le regole europee. Solo l’Italia le rispetta alla lettera. Ora basta”), spiegando che le sue priorità sono lavoro, tasse e immigrazione.
Sollecitato sulla questione del conflitto di interessi, il leader del Carroccio ha spiegato che non lo ritiene un tema da affrontare con urgenza: “Non
è certo un’emergenza nazionale – ha detto – Se fosse stato così urgente il Pd con quattro governi in 6 anni gli avrebbe dedicato almeno un quarto d’ora”.
Nelle ore successive, partecipando a un incontro della scuola di formazione politica del partito a Milano, Salvini ha anche spiegato come intende fare campagna elettorale: “Noi vogliamo fare il giro d’Italia in 80 giorni, sarà una campagna elettorale al freddo: gli altri la faranno in poltrona, noi che di soldi ne abbiamo pochi la faremo in piazza”.