Banche, Padoan: “Vigilanza insufficiente durante crisi delle venete”
Nella gestione delle crisi delle banche italiane “ci sono casi sotto gli occhi tutti, per esempio nelle banche venete dove i fenomeni non sono spiegabili solo con la gravità della crisi e il cambiamento delle regole”. Così il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, durante l’audizione in commissione d’inchiesta sulle banche ha indicato i casi in cui, secondo la sua opinione, l’azione della vigilanza è stata insufficiente.
“La decisione di confermare il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco è stata ispirata “essenzialmente alla continuità istituzionale in un contesto in cui seppure in fase di miglioramento dell’economia l’andamento dell’Italia continua a essere importante”, ha poi detto il ministro sulla querelle Bankitalia. “Si è voluto dare – ha aggiunto Padoan – un segnale ai mercati. Pur riconoscendo che in alcuni singoli casi la vigilanza poteva fare meglio, ciò avveniva in contesto di cambiamento delle norme europee e di crisi economica”.
Il ministro si è però poi corretto, spiegando che sulle banche venete “quello che avevo in mente è che ci possono essere stati ostacoli nella vigilanza” più che carenze. “Quello delle banche venete – ha specificato – è un esempio nel quale la vigilanza non si è potuta esperire completamente. Negli altri casi non sono in grado di dire cosa sia successo in ognuno di essi”.
Sul caso Banca Etruria, e in particolare sui colloqui tenuti dai ministro Maria Elena Boschi e Graziano Delrio, Padoan ha voluto precisare: “Io non ho autorizzato nessuno e nessuno mi ha chiesto un’autorizzazione, la responsabilità (del settore bancario, ndr) è in capo al Ministro delle finanze che d’abitudine ne parla con il Presidente del Consiglio”.
Nessun contatto con Ghizzoni – “Il ministro dell’economia non ha avuto un contatto specifico con l’allora ad di Unicredit Federico Ghizzoni per il salvataggio di Banca Etruria”, ha detto ancora Padoan in audizione alla commissione d’inchiesta sulle banche, rilevando come sia “normale” che in questi “anni di crisi” abbia interagito con molti top manager delle banche.
TGCOM