Salvini: “Via dall’euro? Opzione aperta”. Sulla legge Fornero: “Troveremo accordo per abolirla”
di MONICA RUBINO
ROMA – Matteo Salvini rilancia a Circo Massimo su Radio Capital quella che ormai è diventata la sua ossessione: l’abolizione della legge Fornero sulle pensioni. “Berlusconi dice ‘ne cambiamo gli aspetti negativi’ – afferma il leader della Lega rispondento alle domande di Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto – io di aspetti positivi non ne ho trovato neanche uno, perfetto”. E aggiunge: “Non scherziamo: stanno lavorando in questi minuti per scrivere una cosa messa bene, se ci sono altri Berlusconi che vogliono lavorare fino a 91 anni, va bene, ma tu dopo 41 anni di lavoro hai maturato il sacrosanto diritto di riavere i tuoi soldi. A chi dice non ci sono le coperture, rispondo che sono soldi dagli italiani. Quegli ipotetici 20 miliardi di costo, significano consumi, acquisti, spese e tasse che i pensionati mettono in circolo. La legge Fornero è sbagliata e va cancellata, assolutamente”. E conclude: “Ci metteremo d’accordo con Berlusconi”.
Salvini torna anche sul tema dell’obbligo vaccinale introdotto dal governo di centrosinistra: “La netta maggioranza dei Paesi europei non ha vaccini obbligatori – ribadisce – siamo l’unico Paese che ne ha dieci. Io sono a favore di una scelta ragionata e responsabile”.
Sul Jobs Act Salvini è più morbido: “Ci sono alcuni passaggi che possono essere tenuti”. Mentre la “Buona scuola andrebbe completamente rivista”.
Il leader del Carroccio si dice poi convinto che il suo partito “sarà il primo della coalizione”. Per questo motivo punta decisamente alla poltrona di premier: “Lo voglio fare, sono pronto, ho una squadra di governo. Ho messo anche io nel simbolo il mio nome, ognuno tira l’acqua al proprio mulino”.
Quanto alla moneta unica, Salvini esclude l’ipotesi pentastellata del referendum, ma chiarisce: “Tengo aperta l’opzione di uscita dall’euro, che va contrattata con gli altri Paesi in difficoltà, non certo con la Germania. Io ritengo che l’Italia debba poter tutelare l’interesse delle famiglie e delle imprese non mettendosi alcun limite. L’obiettivo è provare a cambiare le politiche europee: se il governo Salvini riesce a cambiare la direttiva sulle banche, la Bolkestein, il patto di stabilità bene, missione compiuta. Ma se mi dicono ‘No, ti attacchi al tram’, mi rassegno al no o tengo viva l’ipotesi di recuperare la mia sovranità? Non puoi dire non se ne parla”.
REP.IT