Caos parlamentarie, blog annuncia: “Tutto regolare, nessuna proroga”

ROMA – Ancora proteste sul blog di Beppe Grillo per i rallentamenti che si registrano sulla piattaforma Rousseau in questo secondo giorno di votazioni delle parlamentarie del M5s. In giornata era circolata la voce di una possibile proroga dei termini per votare, ma in serata dal blog di Beppe Grillo è arrivata la conferma: le parlamentarie del Movimento 5 stelle si sono concluse. “C’è stata una grande partecipazione”, si legge nel post, tutto si è svolto “con regolarità” e  “la proroga non è stata necessaria”. E si annuncia: “I risultati delle votazioni sono stati affidati a due notai che li custodiranno fino a domenica. Le liste definitive saranno annunciate questa domenica a Pescara”.

• NESSUN TIMORE DI RICORSI
E l’ipotesi che ci siano ricorsi da parte degli esclusi non preoccupa i vertici del Movimento: “Non c’è nessun timore di ricorsi da parte degli esclusi. Le regole che hanno accettato tutti coloro che hanno proposto la candidatura erano molto chiare e rigide. Sono state applicate in maniera severa. Alcuni si sono lamentati dell’esclusione dalle liste, è vero. È stato fatto per tutelare al massimo il M5S. Anche il turpiloquio nei confronti degli avversari politici a mezzo social è stato considerato ostativo. Era richiesto ai sensi dello Statuto e del Codice Etico di astenersi da comportamenti che possano pregiudicare l’immagine o l’azione politica del M5S”.

GLI SFOGHI DELLA BASE
Ma le proteste sono state tante. Molti hanno chiesto l’intervento dei vertici mentre alcuni utenti, più benevoli, hanno esortato alla calma: “Votare su Rousseau è roba da fanta-horror”, scrive un utente di Palermo, laddove Vincenzo chiede: “È normale che ci siano tutte queste difficoltà per votare? Si può ipotizzare interventi esterni tendenti a incasinare il blog?”. Mentre Adelaide rassicura: “Ci vuole solo un po’ di pazienza che è la virtù dei forti”. E c’è chi, infine, muove un altro tipo di protesta, questa volta diretta alla rosa dei candidati disponibili: “Qualcuno mi sa dire come mai nella circoscrizioni di Roma, per la Camera, circa il 10% di profili risultano vuoti, o senza foto o senza cv o entrambi?”, scrive Emiliano dalla Capitale.

GLI ESCLUSI SI RIBELLANO
Intanto gli esclusi dalle parlamentarie sembrano attrezzarsi per una pioggia di ricorsi. E chiamano l’avvocato Lorenzo Borrè, il paladino degli espulsi: “Mi hanno chiamato in una trentina tra ieri e oggi ma ho declinato l’incarico perché lo ritengo contrario ai principi che mi stanno portando a difendere gli iscritti alla prima associazione del M5S”, spiega. E osserva: “Chi si è candidato ha infatti accettato si aderire alla terza associazione contro la quale ci stiamo battendo”. A Parma l’ex consigliere comunale Andrea D’Alessandro evoca le epurazioni, mentre in Calabria un ricorso d’urgenza è stato presentato al comitato elettorale del Movimento 5 Stelle e al Tribunale di Paola da un candidato escluso. Lo ha reso noto l’avv. Francesca Occhiuzzi, legale di Antonello Troya, giornalista di Belvedere Marittimo.

LO STAFF DEL M5S: “TUTTO NORMALE”
Dallo staff del M5S spiegano però che non c’è nulla di ‘anormale’. La presentazione della candidatura, dicono, rappresentava una ‘disponibilità’ ma comunque doveva essere vagliata dal Movimento. Insomma le esclusioni riguardano soggetti che non avrebbero i requisiti per essere candidati: da documenti mancanti o non rispondenti al vero su indagini penali e carichi pendenti, a precedenti esperienze politiche, passando anche per feedback negativi provenienti dal territorio. “Molto è cambiato rispetto a cinque anni fa nel Movimento – spiegano – Ci accusavano di una scarso raccordo con la società civile e con il territorio e di aver candidato chiunque, oggi non è più così. Ci sono state delle selezioni”.

Tra gli esclusi anche il deputato Francesco Cariello, tagliato fuori dalla lista ufficialmente per una condanna in primo grado su una violazione di segreto d’ufficio per un caso riguardante l’olio di oliva. “La condanna è il motivo della mia esclusione? Macché, sappiamo perché mi hanno escluso. E non me lo hanno neanche detto prima, se l’avessero fatto, avrei io rinunciato alla candidatura”, spiega in Transatlantico Cariello, da tempo lontano dall’ala “dimaiana” del gruppo.

E tra gli esclusi anche l’avvocato Paolo Palleschi, attivista del M5S e già escluso alle Comunarie per Roma. Il legale però aveva fatto ricorso, accolto dal Tribunale capitolino.

CAMBIANO LE REGOLE SULLE QUOTE ROSA
Intanto, per fronteggiare la questione “quote rosa” previste dal Rosatellum, sono cambiate in corsa le regole delle parlamentarie. La legge elettorale con la quale si andrà alle urne prevede infatti l’alternanza di genere nei listini dei collegi plurinominali. Ma ci sono alcune aree -ad esempio Puglia e Abruzzo- in cui la militanza femminile non ha preso granché piede nel pianeta grillino.

Per saltare l’ostacolo “rosa” il Movimento potrà, a suo piacimento, candidare alla Camera anche attiviste che hanno già compiuto 40 anni d’età, contrariamente al regolamento per la selezione dei candidati. Ed è quel che sta accadendo in queste parlamentarie, dove, a quanto si apprende, ci sono diversi casi di donne over 40 in corsa per un possibile seggio a Montecitorio.

L’AUDIO NELLA CHAT: “SOSPENDETE I CLICK”
Una registrazione audio imbarazzante solleva non pochi interrogativi sulle votazioni per i candidati del M5s in Parlamento. L’hanno pubblicata gli ex Marco Canestrari e Nicola Biondo. La voce, secondo gli autori del libro inchiesta sul M5s “Supernova”, potrebbe essere quella di un parlamentare.

Ecco il testo del file audio: “Enrico ciao, scusami sta succedendo un manicomio. Il sistema è andato in tilt, mancano troppi candidati all’appello, addirittura manca anche un candidato senatore uscente. Il sistema non sta funzionando. L’ordine è di non votare per adesso e di aspettare la giornata di domani sperando che il sistema si aggiusti da solo; altrimenti saranno rinviate queste parlamentarie. È una malacumpassa allucinante e io comincio ad essere stanco di tutti questi problemi creati dallo staff per incompetenze ormai palesi a tutti. Ti prego di girare questa richiesta di sospensione del voto anche alle persone che tu hai contattato per i clic. Ti abbraccio, ciao”.

L’audio, ascoltabile in rete sul blog di Supernova, sarebbe stato inviato ieri, la prima giornata delle votazioni, agli autori di Supernova da “attivisti messinesi”. Nel messaggio vocale si lamenta l’assenza, tra i candidati, di un “senatore uscente”, anche se l’aspetto più inquietante è quello relativo alla richiesta di “sospensione del voto anche alle persone che tu hai contattato per i clic” che lascerebbe presupporre l’esistenza di ‘cordate’ per organizzare la votazione.

REP.IT

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