Piazza Affari non sfonda quota 24mila. Francoforte la migliore

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Piazza Affari non sfonda quota 24mila punti nel Ftse Mib e corregge dai massimi del luglio 2016 dopo quattro rialzi consecutivi mentre Francoforte, pur limitata nel pomeriggio dall’euro/dollaro spintosi fino a 1,23, chiude in buon rialzo (+0,71%) grazie alla pubblicazione dell’indice Zew sulle prospettive dell’economia tedesca (salito a 20,4 punti a gennaio).

Contrastati nel complesso gli indici azionari (in rosso Parigi, timido rialzo per Londra e Madrid) su cui ha pesato la performance negativa del settore minerario, brillante il petrolio sostenuto dall’ottimismo sulla domanda mondiale espresso ieri dal Fondo Monetario Internazionale: +1,6% il Wti marzo a 64,58 dollari al barile, +1,5% Brent marzo a 70,09 dollari al barile. Il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni con un calo dello 0,22%. In rosso Ferragamo (-2,2%) e molti titoli industriali come Ferrari (-1,7%), Leonardo (-1,1%) e Pirelli (-1,1%), bene Banco Bpm (+1,8%) già ieri tra i protagonisti con l’ingresso nell’azionariato di Capital Research con una quota superiore al 5%. In evidenza anche Buzzi (+1,4%), premiata dal «buy» di Ubs, Saipem (+1,6%), sensibile all’andamento del greggio, e Telecom Italia (+1,2%) su nuovi scenari di risiko nel settore delle tlc europee. Bene anche Campari (+1,1%) all’indomani della maxi operazione di Bacardi su Patron Spirits nel settore delle bevande alcoliche. L’euro/dollaro si attesta a 1,2282.

Ftse Mib supera i 24mila punti e poi rallenta

A Piazza Affari l’indice FTSE MIB , dopo avere superato, poco dopo l’inizio delle contrattazioni, l’importante soglia dei 24mila punti, come non succedeva dal 20 luglio 2015, ha più volte cambiato la direzione di marcia, indecisa sulla strada da imboccare. Del resto gli analisti tecnici ritengono che 24mila punti sia un’importante barriera, abbastanza difficile da violare al rialzo. Subito dopo avere raggiunto il top a 24.050 punti, l’indice ha ripiegato, anche se le prospettive per l’economia italiana sembrano rosee. Ieri il Fondo Monetario Internazionale, che ha ritoccato all’insù le previsioni per l’economia globale (portandole al 3,9%, lo 0,2% in più della stima precedente), ha rivisto al rialzo le stime sul pil italiano, che quest’anno è visto in crescita dell’1,4%, dopo il +0,9% del 2016 e il +1,6% del 2017. In rosso anche Parigi, mentre sono sopra la parità sia Londra sia Madrid.

Contrastate le banche, fari puntati su Banco Bpm
Il Ftse Mib è stato frenato dalle banche, che dopo un avvio tonico hanno ripiegato procedendo in ordine sparso, ma anche da molti titoli di società esposte verso il dollaro come Leonardo, Ferrari e Fca. Nel settore del credito, l’attenzione è rimasta alta su Banco Bpm, dopo il rialzo di oltre il 5% registrato la vigilia innescato dalla notizia che Capital Research ha il 5,155% del capitale gruppo bancario. Il fondo, già socio rilevante di Unicredit, è così il primo azionista dell’istituto.

Ynap stabile poso sotto il prezzo dell’opa

Yoox Net-A-Porter Group è rimasta tabile poco sotto il prezzo dell’opa annunciata ieri da Richemont a 38 euro: i titoli navigano a 37,5 euro. Sono passate in rosso le Fiat Chrysler Automobiles, nonostante la revisione al rialzo del target di prezzo da parte di Kepler, da 17,5 euro a 22 euro.

Ferragamo in retromarcia, riflettori su Moncler

Le azioni di Salvatore Ferragamo sono scese dopo la buona performance di ieri e nell’attesa dei dati preliminari del 2017, che verranno diffusi a fine mese. I titoli segnano la performance peggiore del Ftse MIb. Sono più stabili, invece, le Moncler, sotto la lente a Piazza Affari, mentre è già scattato il conto alla rovescia per il progetto sulla moda che l’azienda del piumino presenterà a febbraio, in occasione delle sfilate femminili, alle quali prenderà parte dopo anni di passerelle parigine. Gli analisti si interrogano inoltre sull’impatto del progetto di collaborazione con la maison Valentino, in odore di quotazione a Piazza Affari. In effetti lo stile della griffe, affidato a Pierpaolo Piccioli, e il know how della società del piumino si sono uniti per realizzare un limitato numero di capi maschili e femminili per il prossimo autunno inverno: lo scorso 10 gennaio a New York, per la pre collezione donna Valentino dell’autunno venturo, sono stati mostrati due duvet, mentre i capi maschili sono stati svelati a Parigi, il 17 gennaio 2018 in occasione della sfilata Uomo Valentino. La collezione, comunque, sarà limitata e sarà venduta esclusivamente in 65 boutique della griffe, che scalda i motori per sbarcare a Piazza Affari, forse nella seconda parte del 2018. «Diamo il benvenuto a questa notizia, che rappresenta il primo step della strategia che verrà svelata a febbraio», hanno commentato gli analisti di Mediobanca, che ad ogni modo confermano la raccomandazione di ‘Neutral’ con target di prezzo a 26,2 euro, nell’attesa degli appuntamento chiave del prossimo mese. A febbraio Moncler annuncerà infatti il megaprogetto sulla moda, in occasione delle sfilate femminili, che si terranno a Milano dal 20 al 26 febbraio. In più la società il prossimo 26 febbraio svelerà i conti del 2017 e il giorno successivo illustrerà numeri e prospettive alla comunità finanziaria. Nei giorni scorsi Jp Morgan ha reiterato la raccomandazione “overweight” sul titolo, alzando il target di prezzo a 27,5 euro da 25,5 euro. gli analisti della banca d’affari mettono in conto vendite 2017 in crescita del 15% e un Ebit in progresso del 13%.

Telecom la migliore del Ftse MIb, mentre corrono ipotesi su scenari futuri

Telecom Italia in rialzo a Piazza Affari, mentre gli investitori si interrogano sullo scenario che si prospetta all’orizzonte del comparto delle tlc in Europa, dopo le rivelazioni di Le Monde. Il quotidiano francese ieri ha indicato che tra maggio e settembre Orange e Deutsche Telekom hanno trattato per realizzare una loro eventuale aggregazione. Alla fine, però, il governo francese ha posto il veto, dal momento che l’operazione sarebbe risultata una sorta di acquisizione di Orange da parte dell’operatore tedesco, considerando che Deutsche Telekom ha dimensioni doppie rispetto a quelle della compagnia di tlc. Orange, però, potrebbe di nuovo iniziare a guardarsi attorno e come ha indicato anche Le Monde potrebbe studiare un dossier sull’italiana Telecom Italia.

Euro di nuovo a 1,23 dollari, petrolio in rialzo
Sul fronte dei cambi, l’euro è tornato alla soglia di 1,23 dollari, mentre è scattato il conto alla rovescia per le indicazioni che emergeranno giovedì, al termine del consiglio direttivo della Bce (segui qui i principali cambi). Va su il petrolio (segui qui Brent e Wti), con il wti (consegna a marzo) che ha superato la soglia dei 64 dollari al barile. Infine scivola ancora lo spread italiano (segui qui lo spread), supportato dalle indicazioni positive diffuse ieri dal Fondo Monetario Internazionale, che ha rivisto al rialzo le stime di crescita per l’economia italiana.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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