Milano, 25 gennaio 2018 – E’ presto per la nomination del premier, ma Silvio Berlusconi di una cosa è certo, in caso di vittoria del centrodestra alle elezioni del 4 marzo 2018: “Se fosse possibile avere come premier Antonio Tajani, sarebbe una bellissima scelta. Ha sempre dimostrato lealtà assoluta alle idee di Fi e a Silvio Berlusconi”, dice il leader azzurro parlando a Rtl 102.5.

“E’ una persona molto stimata a livello europeo”, continua Berlusconi, che di recente è andato a Bruxelles a parlare con i leader del Ppe. rivelando che oltre a lui “abbiamo due personalità in serbo, ma non le dico”. E con gli alleati? “Siamo tranquilli: con Salvini e Meloni ne abbiamo parlato, ma non abbiamo approfondito, vale la pena prima vincere e poi discutere, le elezioni sono fra 40 giorni”.
Ma a Tajani glielo ha detto, della sua candidatura? “Sì”, risponde Berlusconi alla domanda dei conduttori.

Elezioni 2018, il centrodestra multitasking

LO STOP DI MELONI – A stretto giro di posta arriva il commento di Giorgia Meloni, che era ad Agorà su Raitre: “Tajani Sarà il candidato di Forza Italia, non è il candidato di FdI. Sto facendo la campagna per poter arrivare io a presidente del Consiglio dei ministri. Gli Italiani sceglieranno la proposta che li convince di più”.

Anche a Salvini l’idea sembra non piacere troppo, ma il leader leghista si limita a dire:  “Il premier lo sceglie chi vota il 4 marzo“, e sottolinea che gli piacerebbe “in piccolo, fare ciò che sta facendo Trump: stupire perché mantengo le promesse”.  Ovvero mettere i dazi.

DI MAIO STUZZICA SALVINI – Prima che sulla vicenda  intervenga Salvini, arriva lo sberleffo del leader M5S al leader leghista: Tajani “è una persona che ha ricevuto il sostegno di Angela Merkel, ci dicano dal centrodestra se gli elettori devono ascoltare la linea di Tajani e Berlusconi o quella di Salvini. A me sembra che Salvini si sia venduto a una coalizione di centrodestra disposta ad andare al potere vendendosi a chiunque”.