Debutta la Carta famiglia: sconti in arrivo per famiglie numerose
di ERIKA TOMASICCHIO
Debutta la Carta della famiglia, una card per ottenere sconti su molti beni e servizi: dagli alimentari ai medicinali, passando per le bollette di luce e acqua, soggiorni in hotel e corsi di formazione. Istituita dalla Legge di bilancio del 2016, la tessera sta per diventare realtà grazie al decreto attuativo (D.M. 20 settembre 2017) appena emanato. A partire dall’inizio di febbraio la potranno richiedere al Comune in cui risiedono le famiglie con almeno tre figli minori e Isee fino a 30.000 euro.
Cos’è. Si tratta di un tesserino cartaceo con validità biennale. La card consentirà di beneficiare di sconti e riduzioni tariffarie sull’acquisto di beni e servizi concessi da una serie di enti pubblici e soggetti privati aderenti all’iniziativa. La Carta della famiglia – precisano i tecnici ministeriali – non va confusa con la social card, che invece è una carta acquisti.
Le riduzioni saranno attivate dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ma anche da Regioni ed enti locali, stipulando convenzioni con soggetti pubblici e aziende. Le numerose agevolazioni previste coprono le principali aree di spesa di una famiglia-tipo. Un paniere ricco di beni e servizi che comprende, per citarne alcuni: alimentari, prodotti per l’igiene personale e della casa, libri e sussidi didattici, farmaci, abbigliamento, bollette delle utenze domestiche, tassa rifiuti, biglietti dei mezzi pubblici, accesso a musei e spettacoli, iscrizioni a centri sportivi ma anche soggiorni in alberghi, ingressi al ristorante, corsi d’istruzione e formazione professionale. I benefici si potranno ottenere esibendo la tessera insieme a un documento d’identità valido.
Potranno farne richiesta solo i nuclei familiari in possesso dei seguenti requisiti:
- residenza del nucleo Italia al momento della presentazione dell’istanza: anche cittadini stranieri purché regolarmente residenti sul territorio;
- almeno tre componenti minori (anche figli in affidamento familiare);
- Isee non superiore a 30.000 euro annui.
Enti e attività commerciali informeranno sulla propria adesione all’iniziativa esibendo un apposito bollino insieme al logo della card. Il bollino riporterà la dicitura “Amico della famiglia”, in caso di sconti del 5% e oltre rispetto al prezzo di listino dell’articolo o servizio, oppure “Sostenitore della famiglia”, qualora le riduzioni arrivino al 20% del costo normale del bene scelto.
Come richiederla. La tessera potrà essere richiesta agli sportelli del Comune in cui risiede la famiglia da parte di uno dei genitori, che ne diventerà formalmente titolare. In caso i membri della famiglia abbiano diverse residenze, varrà quella indicata sul modello Isee dell’anno in corso, che andrà presentato insieme all’istanza. Per ottenere la card si dovrà versare inoltre un costo di emissione fissato dal Municipio che la emette. Il Comune attesterà lo stato del nucleo al momento del rilascio della tessera. Entro fine gennaio – fa sapere a Repubblica il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – sarà online un’apposita piattaforma tramite la quale enti pubblici e i negozi potranno fare richiesta dei bollini e del modello di tesserino.
Le famiglie numerose, una rarità. Negli anni del dopoguerra erano la regola, mentre oggi i nuclei numerosi sono sempre più rari. L’Italia è un Paese sempre più vecchio. Se in tutta Europa le famiglie prolifiche (con più di tre figli a carico) sono 8,5 milioni su un totale di 220 milioni di nuclei, in Italia – rivela un recente rapporto Eurostat sono appena 8 su 100. Nel 2017, secondo l’Istat, è proseguito il calo demografico in corso negli ultimi anni, con 2.342 nuovi nati in meno del 2016. D’altronde, allevare un figlio è impresa sempre più ardua, soprattutto per il portafogli. Solo per il primo anno di vita – stando ai conti dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori – ai neogenitori tocca spendere cifre proibitive: da un minimo di 7000 a un massimo 15.000 euro.
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