Imprenditori e primi cittadini nell’esercito del Cavaliere
Roma I politici migliori e più leali; gli amministratori locali che hanno dimostrato capacità sul campo; manager, professionisti e sportivi scelti dalla società civile.
Le liste di Forza Italia, nelle ultime frenetiche ore, si sono formate su queste tre direttive e un giudizio di merito ha pesato su ogni nome, di parlamentari uscenti, coordinatori regionali, nuovi volti. «Il rinnovamento – aveva detto Silvio Berlusconi – si fa così». E le new entry occupano 2 terzi delle liste, uno degli amministratori locali e l’altro di uomini della società civile.
Per questo fanno più notizia i nomi sconosciuti di quelli dei vip, come Adriano Galliani, Claudio Lotito, la paraolimpica Giusy Versace, il supermanager Pasquale Cannatelli, gli ex direttori di Panorama Giorgio Mulè e di Qn Andrea Cangini, Stefania Craxi, Vittorio Sgarbi, Sandra Lonardo Mastella, Lella Golfo.
Prendiamo la regione Marche: su 8 candidati ben 6 vengono dalle amministrazioni locali. Primi cittadini di comuni terremotati, come il sindaco-poliziotto Filippo Saltamartini di Cingoli; donne impegnate per le pari opportunità come la vicesindaco di Ascoli Piceno Donatella Ferretti, la consigliera regionale Margherita Mencoboni, la presidente del consiglio comunale di Urbino Elisabetta Foschi, la vicepresidente del comune di Macerata Deborah Pantana. «Abbiamo mantenuto le promesse – dice il coordinatore per gli Enti locali di Fi Marcello Fiori, candidato nelle Marche- Inizia una nuova stagione, per la prima volta in Fi tanti amministratori hanno posizioni importanti». Sarà lui il commissario del partito nelle Marche, al posto del dimissionario coordinatore Remigio Ceroni, che non è stato candidato. Di teste ne sono cadute, come quella di Massimo Palmizio, coordinatore regionale in Emilia Romagna. Mentre si candida il coordinatore romano Davide Bordoni e a Cagliari Ugo Cappellacci, coordinatore regionale sardo ed ex presidente della Regione. Tra i sindaci premiati ecco Massimo Mallegni che ha lasciato per tempo il posto a Marina di Pietrasanta e correrà per il Senato in Toscana e Nicola Alemanno, sindaco della Norcia terremotata, poi Barbara Pelagotti, prima cittadina della reatina Rivodutri, Roberto Pella di Valdengo (Biella), Tiziana Magnacca di San Salvo (Chieti). Tra gli amministratori, Mario Abbruzzese nel Lazio, mentre a Brindisi si presenta Mauro D’Attis, vicepresidente del gruppo del Ppe.
Nelle ultime ore, mentre tra Arcore e la sede romana di piazza San Lorenzo in Lucina Niccolò Ghedini, Antonio Tajani, Sestino Giacomoni, Gregorio Fontana e i capigruppo Renato Brunetta e Paolo Romani facevano gli ultimi aggiustamenti alle liste, e venivano blindati i collaboratori più stretti del Cav, da Licia Ronzulli a Valentino Valentini ad Alberto Barachini, si consumava qualche dramma, con un terzo dei politici non riconfermati. E qualche «caso» eccellente: il curatore d’immagine tv del Cav Andrea Ruggeri, nipote di Bruno Vespa, dal posto garantito all’Aquila si ritrovava in uno in bilico a Roma, dietro Maria Grazia Calabria; la campana Nunzia De Girolamo deve correre in Emilia oltre che a Benevento, dove rischiava dietro a Cosimo Sibilia, ex senatore e presidente della Figc. Per rimanere nel mondo dello sport, oltre a Lotito in Campania corre a Roma il suo portavoce, Arturo Diaconale, membro del Cda Rai. E si candidano Giuseppe Incocciati, ex bomber del Milan e l’ex nuotatore Paolo Barelli, presidente della Fin e della Lega europea del nuoto.
È numerosa la pattuglia degli imprenditori: al Senato punta Graziella Ciriaci, vicepresidente di Confindustria Marche e ad della sua società di salumi; poi c’è Massimo Ferro di Verona; il titolare della più grande stamperia d’Europa, Grafica Veneta, Fabio Franceschi; il calabrese Marco Siclari; a Pistoia Maurizio Carrara delle omonime cartiere. In lista anche il vicepresidente Anci, Roberto Pella.
Premiate Mariastella Gelmini in Lombardia e Mara Carfagna in Campania, Maurizio Gasparri e Anna Maria Bernini sono capilista nel Lazio, in Sicilia Renato Schifani, Stefania Prestigiacomo, Nitto Palma, Gabriella Giammanco e Giusy Bartolozzi, magistrato e compagna di Gaetano Armao. Simone Baldelli nelle Marche, Deborah Bergamini in Toscana. Antonio Razzi è fuori, viene recuperato Scilipoti. In Liguria c’è Melania Rizzoli, nel Lazio Antonio Angelucci, in Piemonte Paolo Zangrillo, fratello del medico del Cav. Per l’estero, Francesca Alderisi, conduttrice di Sportello Italia della Rai. Miss? Massacrate da certa stampa Matilde Siracusano in Sicilia, nipote dell’ex ministro Antonio Martino e la coordinatrice del Molise Annaelsa Tartaglione, rivendicano i loro profili. Come Ylenia Citino, laureata, ricercatrice, moglie di un ambasciatore, che su Fb rinuncia al posto da capolista. «Le inchiodano ad un’esperienza dei 20 anni- dice Giacomoni- ma i loro curricula sono molto meglio di quelli di Di Maio e Di Battista».
IL GIORNALE