Tiscali, scelta in controtendenza: tariffe mensili e senza rincari
MILANO – Nel polverone delle tariffe mensili dei servizi telefonici, Tiscali fa una scelta in controtendenza. La società è infatti intenzionata a ripristinare la fatturazione a cadenza mensile – per i piani legati ai cellulari – e dal 5 marzo deporrà le tariffe a 28 giorni. Il passaggio avverrà senza incidere sui prezzi.
Quindi sarà un ritorno pieno al passato e non si andrà incontro a rincari che – calcolatrice alla mano – pesano l’8,6% mensile nei casi in cui le società decidano di riportare la tariffazione a un mese, ma lasciare invariato il conto annuale. Prassi che hanno portato i consumatori e la politica a minacciare ricorsi all’Antitrust.
Tiscali promette di non far scattare neppure l’altra beffa che alcuni consumatori si sono ritrovati ad affrontare. In alcuni casi, come messo in evidenza da Repubblica nei giorni scorsi, con il passaggio alla tariffazione mensile si perde un rinnovo di traffico incluso nel canone.
Nell’applicare la legge con la quale Parlamento e Autorità hanno messo pressione alle compagnie per abbandonare l’odiosa pratica delle tariffazioni a 28 giorni, Tiscali garantisce che il ritorno al mese di fatturazione “non comporterà una diminuzione del traffico incluso”. Per Riccardo Ruggiero, ad della società, si tratta di una scelta “di trasparenza e coerenza” a “vantaggio dei clienti”.
REP.IT