Raid Macerata, Traini portato nel carcere di Montacuto

Luca Traini, l’uomo che sabato mattina ha sparato contro un gruppo di africani a Macerata, è stato trasferito nella notte nel penitenziario di Montacuto, ad Ancona: lo ha reso noto il tenente colonnello Michele Roberti, comandante provinciale dei carabinieri di Macerata.

Il carcere di Montacuto è lo stesso in cui si trova rinchiuso Innocent Oseghale per il quale il gip ha convalidato l’arresto. Il nigeriano 29enne, accusato dell’omicidio di Pamela Mastropietro e di occultamento di cadavere, nell’udienza di convalida si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Sarebbe stato proprio quel brutale omicidio a scatenare la rabbia di Traini, incensurato e con un passato da candidato nella Lega. Traini lo ha ribadito ai carabinieri: “Ero in auto e stavo andando in palestra quando ho sentito per l’ennesima volta alla radio la storia di Pamela. Sono tornato indietro – avrebbe raccontato – ho aperto la cassaforte e ho preso la pistola”.

Macerata, gli spari di Traini ripresi dalle videocamere di sorveglianza

Il 28enne ha lasciato la caserma dei carabinieri all’una di notte: a testa alta e sguardo dritto davanti a sé non ha detto una parola ai cronisti che erano ad attenderlo.

Intervistato da Rai News 24, Roberti ha confermato che il raid xenofono è stato “il gesto di un folle”, “non riconducibile ad alcuna organizzazione strutturata” e che il giovane, al momento dell’arresto, era “tranquillo e lucido”.

REP.IT

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