Caccia rossa a Salvini

Forse non odieranno i neri, ma sicuramente Roberto Saviano, Pietro Grasso, Laura Boldrini e compagnia odiano i bianchi.

Uno in particolare: Matteo Salvini. Contro il quale hanno aperto, dopo i fatti di Macerata, una campagna violenta e razzista, quella contro la «razza leghista». Saviano è arrivato a scrivere che Salvini (ma con lui tutto il centrodestra) è il mandante politico e morale del pazzo, quello sì razzista, che a Macerata ha aperto il fuoco contro i passanti di colore. Quando superbia, odio e ignoranza si mischiano tra loro – e in Saviano accade spesso – la miscela è esplosiva.

Ci dicano questi signori, che per raccogliere due voti in più dei quattro che hanno sono pronti a tutto, un solo atto ufficiale o politico in cui Salvini e il centrodestra abbiano teorizzato l’uccisione di immigrati, regolari o clandestini che siano.

Che io sappia, la Lega e i suoi alleati sono più che favorevoli all’unica immigrazione possibile in un Paese civile, ovvero quella controllata e compatibile con un’accoglienza dignitosa. Che a me risulti, Salvini si sgola da anni, come Berlusconi, contro l’illegalità in cui si muovono migliaia di immigrati e contro il lassismo dello Stato che la permette.

Salvini, non Saviano, da tempo mette in guardia che, andando avanti così, prima o poi ci sarebbe scappato il morto, perché il matto è sempre in agguato. Cattivi maestri sono semmai Boldrini, Grasso e Saviano, che con la loro politica e i loro scritti hanno fatto credere al nigeriano di Macerata che fosse un suo diritto stare in Italia, nonostante già condannato, a spacciare droga e a fare a pezzi ragazze. Il bello è che quelli che parlano di «cattivi maestri» per il caso di Macerata sono gli stessi che ne negano l’esistenza nel caso dei terroristi islamici, declassati a «cani sciolti».

Quando invece lo sterminio degli occidentali è, quello sì, teorizzato dal cattivo maestro Allah, nel Corano, e da centinaia di imam nelle moschee, oltre che da alcuni leader di Stati islamici. Quelli che, per esempio, negano il diritto di esistere di Israele o che pianificano – come il turco Erdogan, che oggi sarà in Italia, ricevuto con tutti gli onori – lo sterminio dei curdi e il carcere o la pena di morte per gli oppositori, politici o giornalisti che siano.

La verità è che la salvezza degli immigrati sta proprio nella ricetta di Salvini e Berlusconi. Al contrario, la loro fine razzista, mascherata da buonismo, è di continuare a dare credito a Saviano e Grasso, che evidentemente, fin da piccoli, hanno avuto cattivi maestri. Tornate a scuola, studiate e smettetela di seminare odio tra gli italiani. Il fatto che non utilizziate la pistola non vi rende migliori di chi la impugna.

IL GIORNALE

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.